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Migrants at Sea


Il 27 ottobre ospitata da Confitarma nell’ambito del Festival della Diplomazia organizzato da Diplomacy, si è tenuta la tavola rotonda Migrants at Sea alla quale sono intervenuti numerosi esponenti di organismi pubblici e privati protagonisti . I lavori sono stati aperti da Cesare d'Amico, vicepresidente della Commissione Navigazione Oceanica. Stefano Manservisi, capo gabinetto dell`Alto rappresentante della Politica estera Ue ha affermato che per affrontare la crisi dei migranti l`Ue sta lavorando anche con la Turchia “Abbiamo cominciato un dialogo bilaterale specifico che ha portato alla definizione di un piano di azione ben concreto di cose da fare insieme che stiamo finalizzando nel negoziato e le discussioni sono quotidiane", ha ribadito Manservisi. Inoltre, “Un altro fronte sul quale si sta lavorando è quello dei rimpatri: "bisogna fare in modo che le decisioni degli Stati siano traducibili rapidamente in azioni", ha sottolineato Manservisi, ricordando che "i decreti di espulsione sono maggiori delle espulsioni stesse, la media europea e` al 40%, c`è quindi qualcosa che non funziona". Parallelamente, l`Ue è attiva per "avere molta più cooperazione con i Paesi di rientro". In quest`ottica, si inseriscono le recenti visite in diversi Paesi dell`Africa centrale e orientale "per sostenerli diplomaticamente, politicamente e attivamente con mezzi finanziari" con l`obiettivo di "facilitare i rientri ma anche l`integrazione". La strada verso un`Europa con una voce unica è stata imboccata, ha aggiunto Manservisi, "l`importante è usare strumenti giuridici, operativi e finanziari in maniera coordinata e questo si sta facendo molto di più che alcuni anni fa: si sta avanzando nella gestione più comune delle frontiere, nella ripartizione più comune delle responsabilità e nell`utilizzo di fondi". Tra gli altri partecipanti, in rappresentanza dell’armamento è intervenuto Mario Mattioli, presidente della Commissione Education che ha affermato che "In situazioni così drammatiche, con migranti che arrivano su barconi fatiscenti, gommoni che affondano, si deve dare soccorso, è una legge non scritta. D`altra parte però, le leggi prevedono che il soccorso sia per eventi casuali, mentre ormai nel Mediterraneo il fenomeno è diventato strutturale". Per questo, l`obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre quanto più possibile, se non eliminare, questo genere di richieste di soccorso alle navi mercantili".

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