30 maggio 2025 - «Rimango senza parole nel leggere che si invochi l’intervento dell’Unione Europea per bloccare l’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto di Messina. È un atto autolesionista, frutto di un’ideologia ambientalista fuori da ogni logica razionale». Così Paolo Uggè, presidente di FAI-Conftrasporto, risponde alle posizioni critiche espresse dalla Cgil e da alcune forze politiche sulla realizzazione dell’opera.
«Chiedere l’intervento della Commissione europea –
aggiunge – è ancora più assurdo se si considera che è stata proprio l’Europa,
con i commissari Van Miert e poi Loyola de Palacio, a immaginare e promuovere
il progetto del Ponte. Parliamo dunque di un’opera sostenuta dalle stesse
istituzioni che oggi si vorrebbero coinvolgere per fermarla. È evidente che si
tratta di una battaglia tutta politica, e non tecnica».
Uggè ricorda anche i vantaggi ambientali e
infrastrutturali della grande opera: «La realizzazione del Ponte porterà alla
riduzione delle emissioni di CO₂
e garantirà a oltre cinque milioni
di cittadini siciliani un collegamento stabile con il continente, dando vita a
una città lineare. È un’opportunità di crescita, integrazione e sviluppo che
non possiamo permetterci di sprecare. Il mondo dell’autotrasporto che
FAI-Conftrasporto rappresenta – conclude – è convintamente a sostegno del Ponte
e del Ministro Salvini. Siamo pronti ad affiancarlo nel confronto con le
istituzioni europee per dimostrare quanto quest’opera possa essere strategica
per l’Italia e per l’intero sistema logistico europeo».