30 maggio 2025 – DBA Group S.p.A. prosegue nel suo percorso a sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Il Gruppo, infatti, annuncia che la RTI composta dalla controllata DBA S.p.A al 79% e da DataCH Technologies al 21% si è aggiudicata la fornitura dei servizi di potenziamento del Tuscan Port Community System (TPCS), il sistema informatico collaborativo per la gestione e l'ottimizzazione delle operazioni e dei processi operativi lungo l’intera catena logistica del Porto di Livorno.
I Port Community System (PCS) che DBA ha contribuito a
sviluppare nel corso dell'ultimo anno per diverse AdSP italiane sono legati
alla misura M3C2 I 2.1 “Digitalizzazione della catena logistica - Sub
investimento 2.1.2 - Rete di Porti e Interporti”, attraverso la disponibilità
di fondi del PNRR assicurati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
nell’ambito del progetto per lo “Sviluppo e implementazione dei servizi di Port
Community System per l’interoperabilità con le Pubbliche Amministrazione coinvolte
e la Piattaforma Logistica Digitale Nazionale (PLN)”, in chiusura al 30 giugno
2026. In particolare, DBA ha sviluppato nel tempo nuovi moduli applicativi su
sistemi PCS esistenti e, attraverso la formula del riuso del software in
dotazione ad altre amministrazioni, ha anche supportato diverse Autorità
Portuali italiane nelle personalizzazioni sviluppate sulla base del Tuscan Port
Community System (di cui ne cura lo sviluppo).
Per questa nuova gara che si è aggiudicata assieme a
DataCH Technologies, DBA fornirà servizi di analisi, progettazione, sviluppo,
test e collaudo di nuovi interventi evolutivi sulla piattaforma TPCS che
gestisce i viaggi nave e le merci in arrivo al Porto di Livorno. Il
potenziamento del TPCS prevede, tra l’altro, di aggiornare il modulo Istat,
migliorare il calcolo delle tasse portuali e le statistiche su navi e merci,
ampliare alle merci non containerizzate il sistema di gestione delle
prenotazioni, sviluppare la gestione dei viaggi nave interoperabile con il
sistema PMIS2 delle Capitanerie di Porto e con il registro IMO delle navi.
Un’operazione del valore di oltre 500 mila euro per l’attività di sviluppo
applicativo della durata di un anno.