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Consegnata la più grande nave da crociera costruita in Italia, la 21^ della flotta Msc Crociere


17 novembre 2022 – La Divisione Crociere del Gruppo MSC ha preso ieri ufficialmente in consegna da Fincantieri, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, On.le Matteo Salvini, la nuova ammiraglia MSC Seascape.

Ventunesima nave della flotta – e quarta nave già costruita per MSC da Fincantieri su un totale di 10 navi finora ordinate al cantiere italiano, per un investimento complessivo superiore a 7 miliardi di euro – MSC Seascape è la nave da crociera più grande e tecnologicamente avanzata mai costruita in Italia e presenta innovazioni importanti anche sotto il profilo ambientale.

Un intenso e commovente ricordo è stato tributato da tutti i presenti al Dott. Giuseppe Bono, per 20 anni e fino a maggio 2022 Amministratore Delegato di Fincantieri, venuto improvvisamente a mancare lo scorso 8 novembre. Pierfrancesco Vago ha annunciato che su MSC Seascape, nave che rappresenta l’ultimo grande progetto realizzato dal Dott. Bono insieme a MSC Crociere, verrà apposta una targa a lui intitolata.

“La costruzione di MSC Seascape testimonia, ancora una volta, il forte e duraturo impegno del Gruppo MSC nei confronti dell’Italia e della sua manifattura e rimarca la nostra fiducia nelle prospettive di ripresa di un Paese nel quale non abbiamo mai smesso di investire e di credere. MSC Seascape ha richiesto un investimento pari a oltre 1 miliardo di euro che ha generato una ricaduta sull’economia italiana che sfiora i 5 miliardi. Il nostro Gruppo – tra crociere, cargo, traghetti, terminal e altre attività – impiega in Italia circa 15.000 dipendenti diretti, generando un impatto occupazionale di ulteriori 40.000 persone,”

 ha ricordato Pierfrancesco Vago, Executive Chairman della divisione Crociere del Gruppo MSC. Rivolgendosi al Governo, ha sottolineato che 

“il settore dello shipping, della logistica e dei trasporti necessita di grandi investimenti e si basa su programmi di spesa pluriennali. Abbiamo dunque bisogno di stabilità politica e di una forte, autorevole e costante presenza in Europa. Occorre che l’Italia – al pari di Francia e Germania – svolga in Europa un ruolo da protagonista. Poiché la maggior parte delle questioni legate al settore dello shipping viene ormai discussa e decisa in sede comunitaria”.



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