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Salerno, un porto sostenibile


9 novembre 2023 - Si è tenuta alla Stazione Marittima di Salerno, Prospettive e sostenibilità ambientale del porto di Salerno, una conferenza stampa organizzata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale insieme al consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.Ri., Università di Salerno e Università di Napoli Federico II), che sta monitorando da circa cinque anni la qualità dell'aria e il livello del rumore del Porto campano. 

Una campagna di monitoraggio ambientale effettuata con la collaborazione, per la validazione dei dati, dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC). La campagna di monitoraggio ambientale per il porto di Salerno è iniziata a marzo del 2019 ed è ancora in corso. I risultati sono più che buoni. Tutti i valori misurati sono ampiamente al di sotto dei limiti normativi. 

Nel corso del monitoraggio – che avviene in continuo, più volte al minuto - l’andamento dei valori medi è rimasto invariato. In sintesi, l’attività del porto di Salerno non impatta sulla buona qualità dell’aria della città. Lo Scalo commerciale si trova anche in un golfo ampiamente ventilato: le direzioni preferenziali del vento risultano ortogonali alla linea di costa, favorendo la dispersione di quelle poche emissioni, comunque sotto controllo, derivanti dalle attività portuali, senza quindi produrre un impatto significativo per l’area urbana. 

I parametri monitorati hanno riguardato nove elementi: polveri sottili, ossidi di azoto, ozono, anidride solforosa, monossido di carbonio, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, metalli (nichel, cadmio e arsenico), e infine condizioni meteoclimatiche. Tutti questi fattori sono stati rilevati tramite sei punti di monitoraggio: tre all'interno del porto (Varco Ponente, Varco Trapezio e Molo 3 Gennaio) e tre nelle aree urbane (Piazzale San Leo, via Benedetto Croce e Piazza Umberto I). 

Sono state utilizzate tre stazioni fisse per il monitoraggio delle emissioni più una mobile di tipo «seedAIR» per il monitoraggio della qualità dell'aria. Sia le stazioni fisse che il laboratorio mobile, essendo stati appositamente progettati per la ricerca scientifica avanzata e il monitoraggio della qualità dell’aria, sono dotati di strumentazioni di elevato livello scientifico e pronti per un'eventuale pubblicazione scientifica.

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