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Il COVID non ferma la crescita del GNL Small Scale


30 luglio 2020 – L’emergenza sanitaria ha rallentato di poco la crescita della filiera nazionale del GNL di piccola taglia. La maggiore resilienza, a conferma della qualità ambientale di questo combustibile, oltre alla maturità tecnologica ed economica, si è avuta nel settore del trasporto pesante terrestre, sia per l’incremento delle infrastrutture sia come crescita e dei mezzi circolanti.

Rispetto a fine dicembre 2019 le stazioni di servizio che erogano GNL ai camion e gas compresso alle auto sono cresciute di 11 unità, da 70 a 81; anche se solo di una, sono cresciute anche le stazioni GNL che erogano solo gas compresso alle auto, 12 a fine giugno. In totale sono 93 le stazioni di servizio, tra pubbliche e private, che hanno scelto il GNL. Oltre 3.000 i camion a GNL che circolano in Italia.

Le immatricolazioni dei mezzi hanno superato nel semestre le 2.500 unità (+ 350 rispetto alle 2.174 di fine 2019), cui vanno aggiunti i mezzi immatricolati all’estero, circa il 20%. Aumenta lo squilibrio territoriale tra Centro-Nord e Sud del Paese; nessuna delle nuove stazioni è stata realizzata nel Mezzogiorno. Il 61% degli impianti è al Nord, il 28% nel Centro e solo l’11% nel Sud. Le provincie con maggiori presenze sono Perugia (7), Verona e Bergamo (5).

Di converso le nuove statistiche elaborate da REF-E confermano la vivacità e l’intraprendenza dei piccoli e medi operatori nazionali del settore: il 74% delle stazioni di servizio è stato realizzato da retisti indipendenti con marchio proprio. Il calo nei consumi di combustibili per il trasporto pesante, causato dall’emergenza sanitaria, è sceso nei sei mesi solo del 20% per il GNL, a fronte di maggiori riduzioni per gli altri combustibili. Il dato è collegabile al prevalente uso, per motivi ambientali, del GNL nei trasporti di prodotti alimentari. Per lo stesso motivo, trattandosi di impianti dedicati prevalentemente a produzioni food, sono scesi del 12% i consumi degli impianti industriali. Un solo nuovo impianto industriale è stato attivato nel semestre.

Stabile il consumo delle due reti cittadine attive (in ritardo le due in costruzione). Il consumo complessivo di tutte le attività basate sul GNL, trasporti, reti e industrie isolate, è sceso del 25%, mentre il numero totale degli impianti a GNL è salito a 120 rispetto ai 107 di fine 2019.

Sono più di 70 i progetti in corso di valutazione e costruzione. In questo quadro complessivamente positivo fa da contraltare il blocco dell’attività crocieristica, le cui navi sono sempre più orientate all’uso del GNL. Confermati i programmi di costruzione delle nuove navi. La “Costa Smeralda” e “Aida Nova”, bandiera italiana la prima e tedesca la seconda, entrambe del Gruppo Carnival, le più moderne navi da crociera a GNL operanti nel Mediterraneo, sono state fermate a marzo nel Porto di Marsiglia.

Per riprendere l’attività e scalare i porti italiani sono adesso in attesa che il CTS (Comitato Tecnico Scientifico nazionale per il COVID) approvi i protocolli sanitari predisposti da tempo dai principali armatori nazionali del settore.

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