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I protocolli per i cambi degli equipaggi: evitare un "disastro umanitario"


24 maggio 2020 - Nella lettera congiunta, i leader dell’ICS (International Chamber of Shipping), dell’ITUC (International Trade Union Confederation) e dell’ITF (International Transport Workers’ Federation), esortano António Guterres, Segretario generale dell’ONU, a sollecitare i 193 stati membri ad adottino urgentemente la serie di 12 di protocolli emessi dall'IMO, Agenzia marittima delle Nazioni Unite, per evitare una “crisi umanitaria” per oltre 200.000 marittimi.

La lettera spiega che
“Attualmente ci sono oltre 200.000 marittimi a bordo di navi in tutto il mondo che hanno completato il loro turno contrattuale a bodo, ma ai quali viene impedito di tornare a casa. Molti di questi marittimi manifestano effetti negativi sulla loro salute mentale e ciò comporterà l’incapacità a svolgere in modo sicuro i loro ruoli di fronte alla crescente stanchezza. Inoltre, le severe restrizioni imposte da molti paesi, tra le quali la negazione del congedo a terra e dell'accesso all'assistenza medica essenziale, stanno contribuendo alla fatica e all'esaurimento.
Le organizzazioni marittime temono casi di suicidio e autolesionismo tra i lavoratori vulnerabili di questa categoria. La lettera evidenzia che i governi hanno la responsabilità di aderire ai principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, e che gli Stati hanno il dovere di proteggere i diritti umani sia in circostanze normali che in periodi di crisi. Alcuni governi nazionali si sono già attivati adottando misure positive, ad esempio designando i marittimi “lavoratori essenziali”.

 Le altre nazioni possono seguire questo modello per adottare misure volte a risolvere questo problema.
“Mentre migliaia di marittimi affrontano l'esaurimento lavorando su rotte di approvvigionamento fondamentali, il tempo passa per i governi”.
L'industria aveva precedentemente concordato con i rappresentanti dei lavoratori due estensioni del contratto oltre il normale periodo regolato per il tempo a bordo a causa di Covid-19, i leader affermano che questa "non è più una soluzione sostenibile. "Il tempo sta finendo. Chiediamo di agire immediatamente, prima del 16 giugno 2020 - la scadenza finale concordata per attuare i cambi dell'equipaggio per i nostri marittimi ".

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