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Il futuro delle reti in un mondo multicloud




2 giugno 2023 – Anche se il rischio pandemia può essere considerato oramai un ricordo, il 40% delle persone continua a lavorare da remoto. Ma attenzione, perché i modelli di sicurezza tradizionali sono superati e rappresentano un problema per i professionisti dell’IT che identificano come principali sfide sia i rischi legati alla sicurezza cloud (51%) che il crescente numero dei dipendenti che lavorano a distanza (39%). 

E infine: le aziende continuano ad adottare il cloud, con il 78% degli intervistati che dichiara l’intenzione di volergli affidare entro il 2025 più del 40% dei propri dati. È questa la prima sintesi del Global Networking Trends Report 2023, uno studio realizzato da Cisco per esaminare l'evoluzione della tecnologia di rete e delle iniziative multi-cloud intraprese dalle aziende di ogni dimensione e settore, e che evidenzia i diversi trend e priorità che impatteranno sul futuro del networking e sul ruolo delle reti per una strategia cloud di successo. 

Punto di partenza per la realizzazione di questo report è la considerazione che gli ultimi due anni e mezzo hanno portato un enorme cambiamento nel mondo. E dunque dopo aver affrontato una pandemia globale, un conflitto geopolitico, l'incertezza economica e un mondo sempre più ibrido e multicloud, le aziende oggi si chiedono quale sia la strada da percorrere. Per prosperare e sopravvivere, hanno dovuto cambiare il proprio modo di fare business e così facendo, l'adozione del cloud ha subito un'accelerazione e il ruolo della rete è cambiato. 
“Il lavoro a distanza e quello ibrido sono una realtà destinata a rimanere”, 
spiega Fabrizio Gergely, Architecture Sales Leader di Cisco Italia. 
“L’adozione di più cloud sta accelerando ma fornire connessioni sicure e coerenti a dipendenti, dispositivi e applicazioni altamente distribuiti, continua a rappresentare una sfida a causa della continua espansione del panorama delle minacce e della complessità degli strumenti e delle procedure a disposizione dei team che si occupano di networking, cloud e sicurezza. Da soli, non sono in grado di garantire connessioni sicure né di fornire le esperienze digitali e l'agilità di cui le aziende hanno bisogno per competere. La maggior parte dei leader IT lo sa e per tale motivo sta testando modelli operativi innovativi per rispondere a queste esigenze in continua evoluzione. Ciò che emerge chiaramente dal report - aggiunge Gergely - sono i benefici derivanti dal passaggio a un’architettura SASE, affermazione confermata da quasi la metà degli intervistati che prevede di implementarla entro due anni per collegare le filiali e i clienti a distanza. SASE è infatti in grado di garantire un'esperienza IT semplificata e più sicura nel connettere alle applicazioni cloud dipendenti e clienti distribuiti. Inoltre, un modello SASE cloud-centric sfrutta la potenza dei dati per offrire funzionalità come la visibilità end-to-end e l'analisi predittiva, fondamentali per garantire un'esperienza utente coerente”.

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