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Napoli-Cancello - con Webuild anche l'emiliana Fagioli Spa


20 novembre 2020 - Costruire una grande opera in terra e installarla in quota, movimentando manufatti pesanti fino a 2.500 tonnellate. Una soluzione ingegneristica che tutti hanno imparato a conoscere seguendo il varo degli impalcati del nuovo Ponte San Giorgio di Genova. E una soluzione che oggi è alla base della costruzione dell’alta velocità ferroviaria che collegherà Napoli a Bari alla quale sta lavorando, insieme al Gruppo Webuild, la società Fagioli, leader nella movimentazione e installazione di grandi manufatti. 
«Per il cantiere dell’alta velocità Napoli-Bari - racconta Fabio Belli, amministratore delegato di Fagioli - siamo impegnati nella tratta Napoli-Cancello. Nell’ambito di questo cantiere abbiamo un contratto che prevede la movimentazione e l’installazione di tre ponti ad arco, lunghi circa 80 metri ciascuno». Si tratta di manufatti enormi, che pesano appunto 2.500 tonnellate ognuno, ben oltre le campate del nuovo ponte di Genova, dove è stata utilizzata la stessa tecnica di movimentazione e sollevamento. «Come a Genova - spiega Belli - prendiamo il manufatto dall’area di prefabbricazione, lo portiamo in posizione e lo solleviamo con i martinetti idraulici». 
Tutto questo è reso possibile dall’utilizzo di mezzi modulari semoventi in grado di ruotare a 360 gradi e quindi di muoversi anche all’interno di anguste strade cittadine. 
«Il vantaggio di questo metodo - prosegue l’amministratore delegato di Fagioli - è la modularizzazione dei sistemi di costruzione. La tecnica che abbiamo affinato permette infatti di costruire i grandi manufatti a terra e non più in quota come si faceva un tempo. Gli effetti sono evidenti: i costi sono inferiori, i tempi di lavorazione ridotti, la produttività più alta, ma soprattutto costruire a terra è estremamente più sicuro che farlo in quota. Questo ha un impatto enorme sui lavoratori e sul territorio». 
Nella grande opera che porterà l’alta velocità da Napoli fino a Bari, Fagioli è una delle 300 imprese (tra fornitori e subfornitori) che accompagna il Gruppo Webuild. Una squadra costituita al 99% da imprese italiane che riunisce alcune delle eccellenze del paese in tema di ingegneria delle costruzioni.

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