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Porti La Spezia e Marina di Carrara sempre più sostenibili


21 agosto 2020 - Da tempo appaiono servizi sugli organi di stampa o sulle TV, dai quali sembra evincersi un mancato impegno da parte della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sul tema del Green Port. Sul tema interviene la Presidente dell’AdSP, Carla Roncallo:
“Penso sia necessario puntualizzare alcune cose, trattandosi di un tema, quello della sostenibilità ambientale, che ci sta molto a cuore e che, comprensibilmente, sta a cuore anche ai cittadini di una città come La Spezia, che si sviluppa in gran parte proprio attorno ad uno dei principali scali nazionali. Il porto della Spezia sta infatti puntando, nei fatti, ad essere un green port e lo fa lavorando su molti fronti, non solo sull’elettrificazione delle banchine. 
Uno dei punti di forza del nostro scalo è l’intermodalità, ed in particolare il trasporto della merce su ferro, che già ora interessa più di un terzo dei contenitori in arrivo o in partenza dal nostro porto, ma sul quale si stanno investendo ben 39 milioni finanziati dal CIPE nel 2016 e se ne investiranno altri 12, recentemente ottenuti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, nella ripartizione dei fondi dedicati alla portualità effettuata nei giorni scorsi. 
L’obiettivo è quello di far crescere ancora il numero di containers inoltrati su treno, evitando l’afflusso in porto di diverse centinaia di mezzi pesanti ogni giorno ed evitando, soprattutto, le loro conseguenti emissioni in atmosfera, che interessano non solo il contesto spezzino ma territori molto più vasti, ove le merci sono dirette o da dove esse provengono 
Anche sulle emissioni delle navi si sta lavorando molto e la nostra Autorità, insieme a quelle genovese e ravennate, partecipa al Tavolo di lavoro nazionale sul Cold Ironing, costituito presso la Struttura Tecnica di Missione del MIT per superare le numerose problematiche di carattere tecnico che ostacolano lo sviluppo dell’elettrificazione delle banchine 
Nel nostro porto, comunque, i primi 10 Mw di potenza verranno forniti da Enel nei prossimi mesi al Molo Garibaldi, seppure con qualche ritardo sulle tempistiche dei lavori inizialmente previste, dovuto al lockdown. Intanto è stato predisposto il progetto delle opere a terra necessarie, che entro settembre sarà esaminato in Conferenza dei Servizi. Si tratta in particolare di una cabina di trasformazione da realizzare alla radice del Molo, i cui lavori, finanziati con fondi di bilancio della AdSP, potranno essere appaltati e realizzati non appena ottenuto il nulla osta da parte degli enti preposti”.

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