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Le Pmi delle costruzioni provano a ripartire


4 giugno 2016 - Le piccole e medie imprese delle costruzioni provano a risalire la china dopo essere state falcidiate dai venti di crisi. La strada maestra sembra essere l’internazionalizzazione. Soprattutto verso i Paesi dell’est. A cominciare dalla Slovacchia che ha in programma ingenti investimenti in infrastrutture, nel settore energetico ed in quello ambientale.
“Le pmi delle costruzioni cresceranno molto nel mercato dell'Est Europa e della Slovacchia. E' un Paese che presenta le condizioni giuste anche per investimenti fatti da pmi e che per tante cose dovremmo prendere a modello. Ha un approccio a favore delle imprese, con un alto tasso di efficienza e semplificazione amministrativa. Il che porta ad avere un tasso di corruzione quasi nullo”. 
Lo ha affermato il presidente del gruppo Pmi Internazionale dell'Ance, Gerardo Biancofiore, nel corso della presentazione dei programmi di sviluppo da parte dell’Agenzia slovacca per lo sviluppo degli investimenti e del commercio (Sario) che ha visto la partecipazione del vice primo ministro per gli investimenti, Peter Pellegrini e dell’ambasciare slovacco in Italia Jan Soth. Scopo dell’iniziativa: presentare le imprese slovacche e italiane alla ricerca di nuove opportunità di cooperazione nel settore delle costruzioni, acqua ed energia, nonché illustrare strategie e interventi per consolidare le relazioni economiche tra Slovacchia e Italia.
"La Slovacchia - ha continuato Biancofiore - ha dei punti di forza di eccellenza europea, una forte stabilità, una collocazione geografica favorevole, una forza lavoro qualificata, una costante crescita delle infrastrutture. E già oggi l'interscambio commerciale tra i nostri paesi è importante. Parliamo di oltre 5 miliardi di euro, con circa 400 imprese italiane attive che danno lavoro a 25000 persone. Le nostre imprese possono giovarsi di un sistema di qualità, fatto di servizi particolarmente efficienti, che vede tra l'altro una significativa presenza bancaria e assicurativa italiana, con realtà di primo piano come Intesa San Paolo, Unicredit e Assicurazioni Generali. Questa iniziativa è il seguito operativo alla Missione "Italy and Slovakia building together" di Ance a Bratislava, svoltasi nel dicembre scorso che ho avuto l'onore di guidare. Anche l’evento italiano dimostra come le pmi italiane ad alto tasso di innovazione e di specializzazione hanno le carte in regola per affrontare i mercati esteri, a cominciare da quelli dell'Europa dell'Est. Tra i vari punti di forza della Repubblica Slovacca c’è una pianificazione infrastrutturale di ampio respiro, sostenuta dalla programmazione finanziaria europea 2014-2020, che assegna al Paese risorse importanti ai fini della lungimirante politica di investimenti varata dal Governo. Un fattore competitivo interessante anche per le imprese italiane della filiera dell’ingegneria e delle costruzioni, interessate a partnership con imprese slovacche”. 
 Eduardo Cagnazzi

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