20 ottobre 2025 – Sabato scorso il gruppo Houthi ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco avvenuto in precedenza nel Golfo di Aden, al largo delle coste dello Yemen, che ha portato all'esplosione e all'incendio di una petroliera battente bandiera camerunense, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Saba, gestita dagli Houthi, e da Xinhua.
La United Kingdom Maritime Trade Operations ha dichiarato in una nota sulla piattaforma social X di aver ricevuto segnalazioni di un'imbarcazione colpita da un proiettile sconosciuto a circa 116 miglia nautiche a est della città portuale yemenita di Aden, che ha successivamente preso fuoco.
Una fonte della guardia costiera governativa dello Yemen ha identificato l'imbarcazione come MV FALCON, sottolineando che "la situazione è sotto controllo" a seguito delle rapide operazioni di salvataggio e che è stata avviata un'indagine sull'attacco.
La fonte ha affermato che tutti i 26 membri dell'equipaggio sono stati evacuati sani e salvi dalla nave, ma una dichiarazione rilasciata successivamente dall'operazione militare dell'UE EUNAVFOR Aspides sui social network ha affermato che due risultano ancora dispersi.
Secondo EUNAVFOR Aspides, la nave stava navigando a 113 miglia nautiche a sud-est di Aden quando è avvenuto l'attacco. Poi è esplosa, ha preso fuoco ed è finita alla deriva.
Il Golfo di Aden è un corridoio marittimo chiave che collega il Mar Rosso e il Mar Arabico. Negli ultimi mesi, la via d'acqua e il vicino Mar Rosso sono stati teatro di ripetuti attacchi al trasporto commerciale, attribuiti agli Houthi. Il gruppo afferma che le sue operazioni mirano a esercitare pressioni su Israele e sui suoi alleati in solidarietà con i palestinesi nel contesto del conflitto di Gaza.