20 ottobre 2025 Comprendere come la tecnologia possa potenziare la competenza umana, e non sostituirla, è il tema cardine emerso nella sessione di Port&ShippingTech, evento genovese arrivato alla XVII edizione, dedicata alla formazione durante la conferenza “The Technical Means of Professional Skills Updating”, moderata da Maurizio De Cesare, direttore di PORTO&Interporto. L’incontro ha posto l’accento sull’aggiornamento delle professionalità marittime e portuali, evidenziando la necessità di un approccio sistemico che integri innovazione, regolamentazione e capitale umano.
Il quadro normativo e la revisione della Convenzione STCW
Il Capitano di Vascello Francesco Massaro ha aperto i lavori con un approfondimento sull’attuale contesto normativo e sulle prospettive di revisione della Convenzione STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers), pilastro della formazione e certificazione del personale marittimo a livello globale. La riforma, ha spiegato Massaro, sarà orientata all’integrazione delle competenze digitali e delle nuove tecnologie applicate alla navigazione, all’automazione di bordo e alla transizione energetica. “Il marittimo del futuro dovrà coniugare conoscenze tradizionali e nuove skill digitali, in un contesto operativo in rapida evoluzione”, ha precisato.Formazione e generazioni emergenti: la necessità di un cambio di paradigma
Il divario tra le aspettative delle nuove generazioni e la struttura formativa delle imprese è stato al centro dell’intervento di Anna Maria De Giuli di ALSEA, che ha sottolineato l’urgenza di un approccio più organico. “Per i Millennial e la Gen Z la formazione è un elemento prioritario, ma nelle imprese logistiche non sempre è percepita come strategica. È necessario superare la logica della formazione accessoria e valorizzare gli strumenti di finanziamento già disponibili, troppo spesso non utilizzati”.Innovazione formativa e simulazione avanzata
Daniele Milazzo di CETENA S.p.A. – Centro per gli Studi di Tecnica Navale – ha annunciato la realizzazione, a Genova, di un nuovo centro avanzato di formazione presso la futura sede dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile. La struttura rappresenterà un punto di riferimento per la formazione marittima basata sulla simulazione integrata, con ambienti immersivi in grado di riprodurre fedelmente condizioni operative reali.In linea con questa visione, Dino Postogna di Wärtsilä ha illustrato l’esperienza della *Wärtsilä Land and Sea Academy*, rete internazionale di dieci centri di formazione che addestrano annualmente oltre 22 mila professionisti. “Sono 800 mila i marittimi che necessitano di aggiornamento continuo – ha spiegato –. La tecnologia evolve più rapidamente delle competenze, e la sfida è ridurre questo divario attraverso un mix formativo che integri e-learning, simulazione virtuale, training on board e sessioni in presenza”.Dalla simulazione alla realtà operativa: l’esperienza IMAT
Un modello di formazione “full scale” è quello illustrato da Rosario Trapanese di IMAT – Italian Maritime Academy Technologies – che ha presentato l’installazione di impianti reali nei percorsi formativi. “Abbiamo mille tonnellate di apparati autentici, con motori Wärtsilä e sistemi ausiliari funzionanti. Passiamo dal simulatore alla sala macchine reale, replicando condizioni operative concrete. È un approccio che interessa anche i ponti di comando e il settore crocieristico, e rappresenta la frontiera della formazione tecnica marittima”.
Simulazione industriale e sicurezza nei processi produttivi
L’applicazione della simulazione immersiva si estende anche al settore industriale e infrastrutturale. Fabio Piazza, CFO di BTR Simulators, ha illustrato l’evoluzione dei simulatori *custom* iperrealistici sviluppati per siderurgia, porti, lavori in quota e costruzioni. “Riproduciamo fedelmente ambienti operativi con scenari variabili: tre contesti, quattro tipologie di mezzi, cinque tipologie di carico. Collaboriamo con Inail, Faros-Porto di Taranto, Tenaris e, a breve, con Webuild per la formazione legata alla gettata di cemento in galleria. Stiamo inoltre sviluppando simulatori ambientali, per un addestramento orientato alla sostenibilità”.Formazione portuale e competenze digitali
Nel comparto portuale, Sonia Avanzoni – capo area formazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale – ha presentato il progetto *NextTrain.Ports*, dedicato all’implementazione di tecnologie XR e AR per l’aggiornamento delle competenze negli scali marittimi, in collaborazione con il Centro di Competenza Start 4.0. L’iniziativa mira a favorire la transizione digitale attraverso percorsi formativi immersivi e strumenti di apprendimento interattivi.Capitale umano e transizione energetica
In chiusura, Sonia Sandei di WISTA Italy ha ribadito il ruolo centrale del capitale umano nei processi di elettrificazione e innovazione tecnologica. “L’innovazione non sostituisce le persone ma ne amplifica le capacità. La sfida è creare professionalità flessibili e in grado di adattarsi al cambiamento”.La sessione ha evidenziato come la formazione rappresenti oggi un asset strategico per la competitività del sistema marittimo e logistico. L’evoluzione tecnologica impone un aggiornamento continuo delle competenze, ma il valore distintivo rimane quello umano: la tecnologia è un mezzo, la competenza la rotta da seguire.