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A Salerno la vera transizione energetica: SCT presenta il progetto per l’elettrificazione di banchine e piazzali


8 luglio 2021 - Salerno Container Terminal continua ad investire per porsi in linea con il livello qualitativo dei servizi offerti dai maggiori scali del mondo e per rispondere alle aspettative degli armatori che valutano le performances operative, a prescindere dalla dimensione dello scalo. 

E’, ormai, imminente la prospettiva per il porto di Salerno di potere trarre pieno vantaggio dalla lunghezza delle banchine al servizio del traffico contenitori, con due accosti da 380 m. di lunghezza ciascuno, oltre ad uno da 140 m. Completato il dragaggio, che ha portato i fondali prossimi ai 15 metri di profondità, nei mesi dopo l’estate è prevista l’ultimazione dei lavori di allargamento della imboccatura, per consentire l’ingresso a navi di circa 350 m. di lunghezza, in grado di trasportare 13/15.000 teus-containers. 

 Di fronte a questo nuovo e competitivo contesto, Salerno Container Terminal, dopo un primo round di nuovi investimenti - pari circa trenta milioni di euro – completati lo scorso anno, si è incamminata in una nuova fase di programmazione che prevede dieci milioni di fondi propri da impiegare in tempi brevissimi. 

 E’ stato nei giorni scorsi sottoscritto con la finlandese Konecranes il contratto per la fornitura, entro fine 2021, di sei nuovi semoventi di piazzale (reach stackers), capaci di sollevare 45 tonnellate ed posizionare contenitori fino alla sesta altezza. 

 E’ in fase avanzata la trattativa con la società tedesca Liebherr, fornitrice di tutte le maxi gru di Sct, per l’acquisto di un nuovo carroponte di banchina, dedicato ai traffici import, capace di stoccare dieci file di contenitori in larghezza e sei in altezza. Nel mese di gennaio 2021 saranno installati i gate automatici, che consentiranno di ottimizzare la gestione dei camion in ingresso al terminal, con una drastica riduzione dei tempi di attesa e la possibilità di tracciare il posizionamento del contenitore trasportato in tempo reale. 

 Certamente però il progetto più ambizioso, pianificato già un anno fa, riguarda un percorso di vera transizione ecologica ed ambientale, che vede Salerno Container Terminal impegnata a realizzare, entro cinque anni, il primo terminal ad emissioni zero. È stato, infatti, consegnato all’Autorità di Sistema Portuale il progetto esecutivo di completa elettrificazione di banchine e piazzali, da realizzare interamente con spese a carico di Salerno Container Terminal, per abbandonare l’impiego di gru, mezzi meccanici, di sollevamento, di movimentazione e di trasporto interno, mossi da motori a combustione interna, per passare integralmente a mezzi a motricità elettrica. 

L’impianto - 10.000 kilowatt - è composto da 1 grande cabina elettrica di trasformazione (6,6x2,5 mt); 11 sottocabine (4x2,5 mt); 10 trasformatori; circa otto chilometri di cavidotti ed oltre dieci chilometri di cavi elettrici, in grado di assicurare l’alimentazione elettrica lungo tutte le banchine ed i piazzali del terminal.

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