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Confetra Nord Est rinnova i suoi vertici


15 ottobre 20 - Si è svolta lunedì 12, l’assemblea di Confetra Nord Est, nel corso del quale sono state elette le nuove cariche associative. Paolo Salvaro è stato confermato, all’unanimità, presidente, per il prossimo triennio 2021-2023 alla vicepresidenza è stato eletto Andrea Ormesani. Nel corso della riunione è stata anche accolta la domanda di ammissione a Confetra Nord Est della associazione delle imprese che si occupano di trasporti eccezionali, TEA (Trasportatori Eccezionali Associati). 

 Gran parte dei lavori dell’assemblea si sono focalizzati sulla situazione del Porto di Venezia da mesi al centro di incertezze e tensioni che ne mettono in discussione il futuro e che, con l’entrata in funzione del MOSE (lo scorso 3 ottobre le paratoie hanno chiuso le tre bocche di porto in condizioni operative reali, con una marea lato mare a 130 cm e un livello della laguna rimasto- alla Punta della Dogana - tra i 70 e i 75 cm) diventa davvero un porto regolato e non più di libero accesso, con tutte le conseguenze che questo avrà per le attività in banchina. Paolo Salvaro sottolinea: 
“Innanzitutto ringrazio i colleghi per la fiducia che mi hanno voluto dare con questa riconferma. Poi, passando alle questioni che ci interessano di più, il primo problema per il Porto di Venezia, scalo fondamentale per il Veneto e il nord est è certamente il MOSE, visto che altri problemi, come l’escavo dei canali sono stati sia pure con grande ritardo superati. Se alzate delle paratie del MOSE rimangono basate su altezze di marea di 130 cm o simili è un pur sempre un problema, perché si tratterebbe di chiudere il Porto 4-5 volte nei mesi invernali, se invece la quota di sollevamento sarà dai 110 cm, diventa un grosso problema perché avremo almeno 20 - 25 alzate e questo vuol dire di fatto chiudere il Porto anche perché sottolineo che abbiamo adesso una conca di navigazione che ora non è funzionate per un grave danno ad una delle porte lato mare. Ci sarebbero comunque rallentamenti, ma adesso, a paratoie alzate non passa proprio nulla. Con la Venice Port Community alla quale abbiamo formalmente aderito giovedì scorso stiamo proprio dialogando con la Commissaria al MOSE Elisabetta Spitz, per capire cosa vogliono fare”.
 15 ottobre 20 - Si è svolta lunedì 12, l’assemblea di Confetra Nord Est, nel corso del quale sono state elette le nuove cariche associative. Paolo Salvaro è stato confermato, all’unanimità, presidente, per il prossimo triennio 2021-2023 alla vicepresidenza è stato eletto Andrea Ormesani. Nel corso della riunione è stata anche accolta la domanda di ammissione a Confetra Nord Est della associazione delle imprese che si occupano di trasporti eccezionali, TEA (Trasportatori Eccezionali Associati). 

 Gran parte dei lavori dell’assemblea si sono focalizzati sulla situazione del Porto di Venezia da mesi al centro di incertezze e tensioni che ne mettono in discussione il futuro e che, con l’entrata in funzione del MOSE (lo scorso 3 ottobre le paratoie hanno chiuso le tre bocche di porto in condizioni operative reali, con una marea lato mare a 130 cm e un livello della laguna rimasto- alla Punta della Dogana - tra i 70 e i 75 cm) diventa davvero un porto regolato e non più di libero accesso, con tutte le conseguenze che questo avrà per le attività in banchina. Paolo Salvaro sottolinea:
 “Innanzitutto ringrazio i colleghi per la fiducia che mi hanno voluto dare con questa riconferma. Poi, passando alle questioni che ci interessano di più, il primo problema per il Porto di Venezia, scalo fondamentale per il Veneto e il nord est è certamente il MOSE, visto che altri problemi, come l’escavo dei canali sono stati sia pure con grande ritardo superati. Se alzate delle paratie del MOSE rimangono basate su altezze di marea di 130 cm o simili è un pur sempre un problema, perché si tratterebbe di chiudere il Porto 4-5 volte nei mesi invernali, se invece la quota di sollevamento sarà dai 110 cm, diventa un grosso problema perché avremo almeno 20 - 25 alzate e questo vuol dire di fatto chiudere il Porto anche perché sottolineo che abbiamo adesso una conca di navigazione che ora non è funzionate per un grave danno ad una delle porte lato mare. Ci sarebbero comunque rallentamenti, ma adesso, a paratoie alzate non passa proprio nulla. Con la Venice Port Community alla quale abbiamo formalmente aderito giovedì scorso stiamo proprio dialogando con la Commissaria al MOSE Elisabetta Spitz, per capire cosa vogliono fare”.

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