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Porto di Napoli, irregolarità a bordo di una nave cinese


6 febbraio 2016 - Nell’ambito dell’attività ispettiva posta in essere dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli nei riguardi delle navi mercantili che scalano il porto cittadino, è stata eseguita una verifica di “Port State Control” ad opera di Ufficiali debitamente autorizzati, che ha portato alla detenzione di una nave di bandiera cinese, denominata “OCEAN HARVEST”, in seguito all’accertamento di gravi irregolarità in materia di lavoro marittimo. Il provvedimento di fermo è stato emanato in data 29 gennaio 2016 dal Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto, in quanto è emerso che 13 marittimi di nazionalità cinese risultavano imbarcati in via continuativa da oltre dodici mesi, senza che fosse mai stato concesso loro di poter usufruire di perdiodi di licenza, come previsto dalle specifiche normative di settore. L’investigazione eseguita dal Nucleo specialistico ha fatto emergere ulteriori irregolarità poste in essere dall’armatore della nave, che ha costretto i marittimi in questione a sottoscrivere un nuovo contratto di arruolamento per ulteriori 11 mesi, impedendo loro di avvalersi del diritto di rimpatrio, trascorsi 12 mesi di navigazione. Nel corso delle verifiche eseguite a bordo, il personale ispettivo del Nucleo Port State Control, congiuntamente al rappresentante locale dell’Organizzazione Internazionale dei Marittimi, ha intervistato i marittimi in questione, che hanno manifestato il disagio di non poter rivedere le loro famiglie nonostante che il contratto di arruolamento fosse terminato, chiedendo l’intervento della Capitaneria per veder riconosciuti i propri diritti. Al momento la nave “OCEAN HARVEST” è ancora ferma nel porto di Napoli, in quanto l’armatore sta provvedendo al trasbordo dei marittimi che non sono in regola con il contratto di lavoro e al loro successivo rimpatrio. La specifica attività ispettiva posta in essere dal Nucleo Port Sate Control della Capitaneria di Porto di Napoli, agli ordini dall’Ammiraglio Arturo Faraone, ha fatto emergere una situazione di palese violazione delle norme internazionali in materia di condizioni di vita e di lavoro a bordo delle navi mercantili, consentendo di ripristinare la legalità a tutela dei marittimi di qualsiasi nazione, a conferma della diuturna attività di vigilanza, di controllo e di contrasto alle navi sub-standard che scalano il porto di Napoli.

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