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Il ricordo di Cecilia Battistello nella Community portuale spezzina

 

Il ricordo di Cecilia Battistello nella Community portuale spezzina

8 marzo 2024 - “Come Community portuale di La Spezia, abbiamo chiesto a Bruno Dardani, che da giornalista ha conosciuto Cecilia Battistello sin dai primi anni di collaborazione con Angelo Ravano, sin dagli anni di fondazione di Contship Italia e del suo radicamento e poi matrimonio con il porto di La Spezia, di tracciarne un ritratto. Difficile sintetizzare in poche righe l’avventura imprenditoriale e manageriale di questa lady di ferro della logistica. Meglio dipingerne un piccolo acquarello focalizzato sul suo essere…Cecilia Battistello. E la nostra Community portuale sa quanto questo acquarello abbia rappresentato e contato per la Spezia, per il nostro porto e anche per il suo futuro”.

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“Sono le quattro del pomeriggio, ora perfetta per un thè o per un buon whisky al malto: ai lati del tavolo nella sede di una delle più prestigiose Conference di armatori sono schierati i paludati rappresentanti di primarie compagnie di navigazione in maggioranza frequentatori abituali della sala da sigaro di Simpson a Londra. Quando entra lei, capelli corvini lunghi sino alla vita, tacco 12 e un tailleur rosa, tutte le tradizioni crollano come un castello di carta. Sembra un episodio marginale della sua vita, quasi intimo, ma Cecilia Battistello è stata esattamente il paradigma di quell’episodio: un ciclone destinato a rivoluzionare ogni abitudine, ogni modo di pensare e ogni forma nel mondo più tradizionale, più maschile e più maschilista, che esistesse e ancora esiste, quello dello shipping.

Sarebbe farle un torto non ricordarla così e limitarsi a pensare alle navi o ai camion dipinti di rosa, che l’avevano trainata anche sulla prima pagina del Times. E sarebbe doppiamente un torto a La Spezia, porto che, prima, insieme con il suo mentore Angelo Ravano, fondatore di Contship Italia, quindi, da sola, ha contribuito in modo determinante a collocare sulle rotte mondiali dei container, decretandone un successo basato sull’efficienza e anche sulla capacità di stupire. È vero: il gruppo inizialmente aveva basi a Ipswich, Felixstowe e in altri porti, ma un fatto è avere basi operative, un altro avere l’anima. E l’anima della creatura di Cecilia Battistello era saldamente radicata sulle banchine del terminal spezzino del quale avrebbe voluto assistere al rilancio e al potenziamento già programmato per i prossimi mesi.

Cecilia Battistello era una leader internazionale della logistica, dei trasporti e della portualità, ma non è un caso che le sue battaglie più cruente le avesse combattute nello scalo ligure, spesso con irruenza, talora con violenza e con quel suo piglio unico di lady di ferro versione shipping”.


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