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Istituti tecnici superiori del mare: una ricchezza da tutelare


20 luglio 2021 - Nel suo discorso programmatico alle Camere del febbraio 2021, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha espressamente menzionato gli Istituti Tecnici Superiori, i cosiddetti ITS, sottolineando l’importanza del loro ruolo nell’ambito della più ampia visione verso la ripresa economica del Paese. 

Gli ITS del settore marittimo rappresentano un’eccellenza di questo sistema formativo: dalla loro istituzione, infatti, sono oltre duemila gli allievi che si sono diplomati presso gli ITS del mare, con un tasso di occupazione prossimo al 100%. 

È stato possibile ottenere tali importanti risultati grazie a percorsi di formazione volti a rispondere alle specifiche esigenze del settore, che hanno consentito al personale marittimo di raggiungere un elevato livello di professionalizzazione. Confitarma, che da sempre è favorevole ad una riforma protesa a rafforzare gli ITS, segue con particolare attenzione l’iter parlamentare del provvedimento “Ridefinizione della missione e dell'organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che unifica sei proposte di legge di iniziativa parlamentare. 

 I recenti emendamenti al testo originario del provvedimento – sostenuti anche da Confindustria – sono apprezzati dalla Confederazione Italiana Armatori perché con essi viene riconosciuta la stretta connessione degli ITS con le imprese del settore di riferimento rafforzando al contempo il ruolo delle imprese nelle fondazioni ITS stesse. 

Viene inoltre, riequilibrato il rapporto con le università, lasciando piena autonomia agli ITS e valorizzando la loro attività ai fini dell’accreditamento presso le Regioni e il relativo ottenimento dei fondi pubblici. Confitarma, infatti, ha sempre sostenuto l’esigenza di attribuire agli ITS un’identità specifica, in quanto la flessibilità dimostrata da tali Istituti nel riuscire a rispondere ai fabbisogni specifici del mercato del lavoro è un punto di forza che non può essere subordinato ad altri sistemi e processi formativi e didattici. 

 Ciò è tanto più necessario per l’industria marittima, in cui la formazione per lavorare a bordo delle navi riveste carattere obbligatorio, è disciplinata da normative nazionali ed internazionali e, dopo un percorso triennale negli ITS, si conclude con un esame unificato per il conseguimento sia del Diploma Tecnico Superiore sia del Certificato di Competenza di Ufficiale di Coperta o di Macchina. Secondo Confitarma, nel corso della discussione parlamentare sarebbe opportuno introdurre anche misure volte a svincolare gli ITS dal sistema di finanziamento sulla base di bandi annuali, al fine di consentire una adeguata programmazione dei corsi garantendo la certezza della continuità formativa.

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