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Commercio estero extra-Ue


2 marzo 2020 - Secondo l’Istat, a gennaio 2020, per entrambi i flussi commerciali da e verso i paesi extra Ue, si stima un marcato aumento congiunturale (+7,2% per l’import e +5,4% per l’export). L’incremento congiunturale dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, in particolare energia (+13,6%), beni strumentali (+9,5%) e beni di consumo non durevoli (+4,5%). Per l’import, si rilevano aumenti per energia (+13,2%), beni strumentali (+8,9%), beni di consumo non durevoli (+6,0%) e beni intermedi (+2,9%); in diminuzione gli acquisti di beni di consumo durevoli (-1,1%).

Nel trimestre novembre 2019-gennaio 2020, la dinamica congiunturale verso e da i paesi extra Ue è negativa sia per l’export (-2,7%) che per l’import (-1,7%) e imputabile ai cali registrati per tutti i raggruppamenti principali di industrie. A gennaio 2020, l’export è in netto aumento anche su base annua (+4,4%) con incrementi rilevanti per energia (+24,5%) e beni strumentali (+10,1%). L’import registra un aumento tendenziale (+2,3%), determinato da energia (+11,0%), beni di consumo non durevoli (+6,2%) e beni strumentali (+3,8%).

 Il saldo commerciale a gennaio 2020 è stimato pari a -280 milioni (-586 mln a gennaio 2019). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +2.719 mln per gennaio 2019 a +3.319 mln per gennaio 2020). A gennaio 2020 l’export aumenta verso Turchia (+35,1%), Giappone (+33,1%), paesi OPEC (+16,0%) e USA (+9,5%), diminuisce verso India (-15,2%), Cina (-11,9%) e paesi MERCOSUR (-4,1%). L’import aumenta da Medio Oriente (+17,3%), USA (+15,7%), India (+11,7%), paesi ASEAN (+7,1%) e paesi OPEC (+6,8%), e diminuisce da paesi MERCOSUR (-32,9%), Russia (-27,4%) e Svizzera (-3,1%).

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