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Salvataggio di 101 migranti, chiarimenti dell’armatore di Asso Ventotto


2 agosto 2018 - In merito agli eventi che hanno portato la nave Asso Ventotto ad intervenire per il salvataggio di 101 migranti, la società Augusta Offshore di Napoli, rende noto che le attività di soccorso si sono svolte sotto il coordinamento della Coast Guard libica e che i fatti si sono svolti come segue. 30 luglio 2018

• Ore 14.30 (ora italiana): Asso Ventotto era in assistenza alla piattaforma di estrazione “Sabratah” della Mellita Oli & Gas (Joint Venture tra ENI e NOC libica), a 57 miglia marine da Tripoli, 105 miglia da Lampedusa, 156 miglia da Malta e 213 miglia da Pozzallo in Sicilia.
• Ore 15.00: Asso Ventotto riceve istruzioni dal Marine Dept. di Sabratah di procedere in direzione di un gommone avvistato a circa 1.5 miglia sud est dalla piattaforma, dopo aver imbarcato Rappresentanti dell’Authority libica sulla piattaforma stessa.
• Ore 15.30: Asso Ventotto avvicina il gommone e riceve istruzioni dal rappresentante dell’Authority libica a bordo di recuperare i migranti e di procedere verso Tripoli.
• Ore 16.30: Asso Ventotto recupera 101 migranti (di cui 5 bambini e 5 donne incinte).
• Ore 16.45: dopo il completamento delle operazioni di recupero, una motovedetta della Coast Guard libica si è affiancata all’Asso Ventotto, informando il comandante che sarebbe stato scortato fino al porto di Tripoli.
• Ore 21.00: Asso Ventotto arriva a Tripoli e dalla locale Autorità viene dato il via libera ad entrare in porto.
• Ore 21.36: inizio del trasbordo dei migranti su un battello della Coast Guard libica.
• Ore 22.10: fine trasbordo e ormeggio dell’Asso Ventotto alla banchina Abusetta nel porto di Tripoli.

Non si sono verificati incidenti o proteste da parte dei migranti salvati, anche quando sono stati trasbordati sul battello della Coast Guard libica all’interno del porto di Tripoli.

La società Augusta Offshore opera da oltre trenta anni a supporto delle attività estrattive in mare del Gruppo ENI in Libia. La presenza della flotta della società nelle acque prossime alla costa libica ha fatto sì che tali navi siano state chiamate ad intervenire in molte operazioni di soccorso, che da 2012 al 2017 sono state coordinate dalla Guardia Costiera Italiana.

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