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Finanziamenti europei per ricerca e innovazione


6 gennaio 2016 - Secondo il Rapporto di ASTER sulla partecipazione allo SME Instrument (Horizon 2020), nel nostro Paese sono 13 i progetti d’impresa che hanno raccolto più di 2 milioni di euro finanziamenti durante la “Fase 2” del programma europeo per il sostegno delle PMI europee. Per sviluppare un progetto sul riciclo degli pneumatici industriali, la Electronics System di Momo (Novara) si è aggiudicata il finanziamento più elevato (oltre 3,5 milioni di euro) tra le aziende italiane partecipanti allo SME Instrument (bit.ly/ASTER-SME), che finanzia i progetti innovativi delle PMI europee (programma Horizon 2020). A rilevarlo è un Rapporto di Aster (https://goo.gl/RFuQQa), società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, che ha elaborato i dati sulla partecipazione al programma negli ultimi 3 anni (2014-2016).

 Lo SME Instrument prevede 3 fasi: valutazione della fattibilità tecnico-commerciale dell’idea innovativa (fase 1, con contributo forfettario di 50 mila euro); sviluppo del prototipo su scala industriale e prima applicazione sul mercato (fase 2, con finanziamento variabile superiore ai 500 mila euro); commercializzazione (fase 3, nessun finanziamento diretto).
"In Italia – spiega Paolo Bonaretti, direttore generale di ASTER – abbiamo imprese in grado di fare buoni progetti innovativi e ottenere i finanziamenti per portarli avanti. Un dato sicuramente positivo sono le buone performance delle start up innovative, che rappresentano il 21% delle PMI beneficiarie dello SME Instrument, segno che il fenomeno start up è rappresentato da imprese con concrete capacità progettuali e in grado di affrontare le sfida del mercato e la competitività europea. Aster, attraverso lo sportello APRE, è in prima linea nell’offrire alle aziende del territorio servizi di orientamento e accompagnamento per accedere ai finanziamenti europei”. 
A ricevere in Italia finanziamenti per più di 2 milioni di euro durante la Fase 2 dello SME Instrument sono state complessivamente 13 aziende. Al secondo posto, dopo Electronics System, c’è Glomeria Therapeutics di Chieti, che ha ricevuto 2,8 milioni di euro per sviluppare un sensore intelligente e bio-compatibile per la dialisi peritoneale.

 La Prophos Chemicals di San Giovanni in Croce (Cremona) ha ottenuto 2,7 milioni di euro per realizzare un progetto innovativo per il recupero di fosfato da polveri estinguenti esauste. Nella top 10 delle PMI italiane che hanno avuto più finanziamenti ci sono anche la romana Poggipolini (2,6 milioni di euro), attiva nel settore della meccanica di precisione, e la Società Agricola Serenissima di Conselve (Padova), che con circa 2,5 milioni di euro sta avviando una coltivazione intensiva di microalghe in acqua dolce/mare per l'alimentazione biologica di galline e maiali. La PLC System di Acerra (Napoli) è il coordinatore del progetto Progeo, che sarà sviluppato con la romana LA.ME.P. Al progetto sono stati assegnati nell’ambito della Fase2 dello Sme Instrument 2,4 milioni di euro per realizzare un sistema di accumulo di energia da fonti rinnovabili.

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