23 settembre 2025 - Sono iniziate le attività di mappatura dei fondali marini per l'Interconnessione Malta-Italia 2, un progetto di cavo sottomarino che copre un percorso di 100 chilometri. La nave di ricognizione ha completato la mobilitazione e inizierà le operazioni dalla Sicilia verso Malta.
Il Detailed Marine Survey (DMS) utilizzerà tecniche multi-beam, side-scan, sub-bottom, di cattura delle immagini e controlli magnetometrici/UXO montati su ROV per valutare le condizioni del fondale marino. L'area di indagine si estende su circa 5 km², quasi otto volte la superficie di La Valletta, e mira a confermare le strategie di seppellimento e protezione.
"Questo rilievo fornirà informazioni sul fondale marino necessarie per tracciare il percorso più sicuro e il piano di interramento più adatto, che sono elementi essenziali per ridurre i rischi durante la posa del cavo offshore, che sarà eseguita da una nave specializzata", ha affermato Ismail D'Amato, CEO di Interconnect Malta. NextGeo sta conducendo il rilievo, mentre Nexans sta realizzando il sistema di cavi sottomarini ad alta tensione da 245 kV. Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di supportare ICM e Nexans in questo importante progetto, svolgendo un ruolo attivo in un'infrastruttura energetica di importanza strategica come l'Interconnettore Malta-Italia 2. Grazie alla fornitura di dati geofisici e geotecnici di alta qualità del fondale marino lungo il percorso del cavo, contribuiremo a un'installazione sicura e affidabile".
Pascal Radue, vicepresidente esecutivo di PWR-Transmission presso Nexans, ha aggiunto: "Questo rilievo rappresenta una tappa fondamentale nella preparazione dell'interconnessione Malta-Italia 2. Collaborare con NextGeo ci garantisce di disporre dei dati più accurati sui fondali marini, consentendoci di pianificare con sicurezza il percorso finale del cavo, l'installazione e la protezione, nonché di realizzare un collegamento sottomarino ad alta tensione che servirà Malta per i decenni a venire".
Il progetto è stato approvato per un finanziamento FESR di 165 milioni di euro, che coprirà oltre la metà del costo totale stimato di 300 milioni di euro. È classificato come "Operazione di importanza strategica" e si prevede che migliorerà la sicurezza energetica, consentirà una maggiore integrazione delle energie rinnovabili e sosterrà gli obiettivi climatici ed energetici di Malta per il 2030.