20 agosto 2025 - Oggi intorno alle ore 8.30, un grave incidente ferroviario ha paralizzato il traffico lungo la direttrice del Brennero. L’evento si è verificato nei pressi dell’interporto di Trento, in località Roncafort, dove un convoglio merci composto da circa quaranta carri, con un peso complessivo stimato di seicento tonnellate, ha urtato un treno regionale fermo al segnale di protezione, causando lo svio di una carrozza passeggeri. Secondo le prime ricostruzioni di Rete Ferroviaria Italiana, il convoglio merci si sarebbe mosso autonomamente durante una manovra di attestamento, nonostante fosse ancora agganciato a due locomotive. Tale circostanza complica la dinamica dell’incidente e pone interrogativi sul corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza e delle procedure di esercizio adottate all’interno dello scalo intermodale.
Sul treno passeggeri diretto a Bolzano viaggiavano tra i 35 e i 45 utenti. Tre di essi hanno riportato contusioni lievi.
Le ripercussioni sull’infrastruttura ferroviaria sono state significative. La circolazione è stata interrotta tra Trento e Mezzocorona, con conseguente blocco dei flussi a sud di Bolzano. RFI ha immediatamente attivato servizi di trasporto su strada per garantire la continuità dei collegamenti, ma i disagi si sono estesi anche alle tratte a lunga percorrenza: è stato cancellato il collegamento ad alta velocità FR 9721 Bolzano–Milano e numerosi treni regionali e veloci hanno subito limitazioni di percorso e ritardi consistenti. La rete ferroviaria a nord di Bolzano, in direzione del Brennero e di Merano, non ha invece riportato conseguenze dirette. Parallelamente, squadre tecniche specializzate sono intervenute sul luogo del sinistro per rimuovere i rotabili incidentati, ripristinare i binari e verificare la funzionalità degli apparati di segnalamento e sicurezza.
Le indagini sono state avviate dalla Polizia ferroviaria con il supporto dei tecnici di RFI e si concentrano su più fronti: le procedure di manovra effettuate presso l’interporto, l’efficienza dei sistemi di blocco automatico, l’affidabilità dei dispositivi di segnalamento e la correttezza delle comunicazioni radio tra i diversi operatori. L’ipotesi che il convoglio merci si sia mosso senza autorizzazione, pur restando agganciato alle locomotive di trazione, solleva dubbi sull’applicazione dei protocolli di sicurezza e potrebbe chiamare in causa responsabilità operative e gestionali. Sul piano politico, il Ministero delle Infrastrutture ha richiesto verifiche approfondite per accertare eventuali criticità sistemiche e definire eventuali azioni correttive.
L’interporto di Trento rappresenta un nodo logistico strategico lungo il corridoio europeo Berlino–Palermo, con una funzione centrale nello shift modale dalla gomma alla rotaia. Esteso su un’area di circa cento ettari, è dotato di scali ferroviari, terminal container e infrastrutture di supporto alle operazioni intermodali. La complessità delle attività di manovra e la densità dei flussi ferroviari che interessano questo snodo richiedono standard di sicurezza elevatissimi. L’incidente odierno evidenzia come, in un contesto di crescente saturazione delle infrastrutture e di lavori di potenziamento già in corso sulla linea del Brennero, sia indispensabile garantire un controllo rigoroso dei sistemi e delle procedure per prevenire eventi che possano compromettere la regolarità e la sicurezza del traffico transfrontaliero.