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L’Ambasciatore del Belgio visita il porto di Napoli


10 aprile 2024 – Ambiente, logistica, digitalizzazione, occupazione, ma soprattutto rafforzamento dei rapporti politici e commerciali tra i porti del Belgio e dell’Italia. Presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, insieme al Segretario Generale, Giuseppe Grimaldi, ha ricevuto l’Ambasciatore del Belgio in Italia, Pierre Emmanuel De Bauw, accompagnato dall’attaché economico e commerciale del governo delle Fiandre, Sophie Massagé.

Un bilaterale interlocutorio, utile per aggiornare le rispettive parti sulle attività portuali in essere, tra nuove infrastrutture da costruire, nuove tecnologie da sviluppare e politiche ambientali da implementare. 

«Stiamo rispettando tutti i tempi del PNRR, pari a circa 600 milioni di investimenti - ha spiegato Annunziata - Il sistema portuale della Campania è altamente specializzato. Abbiamo Napoli che è il polo di approvvigionamento del Meridione d’Italia, scalo fortemente orientato su turismo e passeggeri, ormai vicini alla soglia dei 10 milioni l’anno e che viaggia verso i 2 milioni di crocieristi, secondo solo a Civitavecchia. Salerno è un porto di rotabili e container, hub di riferimento delle auto in importazione dall’Asia e in esportazione verso gli Stati Uniti. E infine Castellammare di Stabia, grande polo della cantieristica navale, in questo periodo concentrata sulle commesse militari. Domenica scorsa è arrivata un'importante infrastruttura portuale per il porto di Napoli, un nuovo bacino di carenaggio per le riparazioni navali che renderà più competitivo lo scalo nel Mediterraneo e darà lavoro a centinaia di persone ogni anno».

Il filo comune che unisce tutti questi elementi è l’attenzione all’ambiente. Gli operatori portuali di Belgio e Italia hanno rapporti storici, con alcuni di quelli italiani che investono significativamente nei porti del Paese nordeuropeo, in un contesto internazionale in cui la logistica punta a decarbonizzarsi. «Gli investimenti delle imprese sono fondamentali per l’ambiente – ha affermato De Bauw – Anversa si prepara ad essere un hub dell’idrogeno ed è un porto con grandi ambizioni in questo settore. 

L’obiettivo di questo primo incontro è quello di agevolare il più possibile i rapporti industriali tra questi due Paesi. Un tema interessante, per esempio, potrebbe essere l'utilizzo dell’idrogeno e delle batterie elettriche come fonte di energia in porto. Senza dimenticare l’ingegneria logistica: la Brexit è stata rivitalizzante per la nostra capacità di movimentazione delle merci, avendoci spinto a sviluppare maggiormente le tecnologie correlate dopo l'uscita del Regno Unito dalla Comunità europea».

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