25 novembre 2025 - Carlotta Caponi, Segretario Generale FAI: «Basta retorica: servono gesti concreti. Le imprese dell’autotrasporto stanno facendo la loro parte. Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Come ogni anno vedremo fiocchi rossi, iniziative simboliche e campagne social di sensibilizzazione. Tutti gesti importanti, certo. Ma per le donne – soprattutto per coloro che lavorano in settori complessi come quello dei trasporti – la retorica non basta più. È facile indignarsi online. È molto più difficile impegnarsi davvero affinché le donne non debbano più subire molestie, violenze o discriminazioni! Servono azioni, non simboli.
E il settore del
trasporto, attraverso le imprese che la FAI rappresenta, ha scelto di agire. La
FAI non rappresenta i lavoratori, ma le imprese dell’autotrasporto, che in
questa partita hanno scelto con responsabilità di fare la loro parte. Con la
trattativa per il rinnovo del CCNL del 6 dicembre 2024, sono state introdotte
misure concrete per tutelare e sostenere le lavoratrici: Tutela legale
garantita per le vittime di aggressioni subite durante l’orario di lavoro: un
impegno chiaro a non lasciare sola nessuna lavoratrice; Misure per le pari
opportunità, per favorire condizioni di lavoro più eque e inclusive;
Istituzione dei Comitati territoriali per le Pari Opportunità, strumenti
permanenti per monitorare, prevenire e contrastare discriminazioni nei luoghi
di lavoro; Maggiore protezione per le vittime di violenza di genere, recependo
la normativa nazionale e ampliando da tre a cinque mesi il periodo di assenza
dal lavoro senza penalizzazioni.
Parallelamente, stiamo
continuando a lavorare per la realizzazione di aree di sosta sicure, perché
troppe lavoratrici vivono ancora la propria professione in condizioni di
rischio costante.9 Non chiediamo applausi. Chiediamo che queste misure
diventino la norma.
Se vogliamo davvero
combattere la violenza sulle donne, serve un cambio di passo culturale e
politico: la parità non si conquista con i simboli, ma firmando accordi,
cambiando contratti, assumendosi responsabilità. Le imprese di autotrasporto lo
stanno facendo, con convinzione. E continueranno a farlo, ogni giorno. La
violenza contro le donne non è un tema da ricordare una volta l’anno, ma una
responsabilità quotidiana. Nel trasporto abbiamo dimostrato che le cose possono
cambiare davvero quando le imprese scelgono di agire e non di nascondersi
dietro i simboli.» — Carlotta Caponi


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