Svuotamento di un sottomarino nucleare UK in oltre 20 anni

9 giugno 2025 - Babcock International Group si è aggiudicato un contratto triennale dal Ministero della Difesa del Regno Unito del valore di 114 milioni di sterline per preparare il primo svuotamento nucleare di un sottomarino di classe Trafalgar in disuso in oltre due decenni. Le operazioni di svuotamento sono programmate per iniziare nel 2026 presso lo stabilimento Babcock di Devonport a Plymouth, nell'ambito del progetto di smantellamento dei sottomarini del Regno Unito. 

Il contratto prevede la collaborazione con la Defence Nuclear Enterprise (DNE) e i partner del settore per preparare lo svuotamento di quattro sottomarini dismessi.

Lo svuotamento del serbatoio è un prerequisito per il processo di smantellamento completo. Le operazioni si svolgeranno contemporaneamente a un importante programma di sviluppo infrastrutturale a Devonport, volto a potenziare le strutture per supportare il programma operativo dei sottomarini. 

Maria Eagle, Ministro per gli Appalti e l'Industria della Difesa, ha dichiarato:

 "Questo contratto consente il primo svuotamento nucleare di un sottomarino britannico in oltre 20 anni, sottolineando l'impegno di questo Governo a gestire responsabilmente l'eredità della nostra flotta di sottomarini nucleari. I lavori a Devonport non solo garantiranno il rispetto dei nostri obblighi ambientali, ma creeranno anche oltre 150 nuovi posti di lavoro e svilupperanno competenze cruciali nel Sud-Ovest. Questa partnership tra il Ministero della Difesa e Babcock dimostra come la nostra industria della difesa continui a promuovere l'innovazione e la sostenibilità, creando al contempo posti di lavoro qualificati che contribuiscono alla nostra missione di crescita e al nostro piano di cambiamento".

Babcock sta inoltre conducendo un progetto dimostrativo presso il suo stabilimento di Rosyth, in collaborazione con il Submarine Dismantling Project del DNE, che coinvolge l'ex HMS Swiftsure. Questa iniziativa mira a smantellare completamente il sottomarino, riutilizzando o riciclando circa il 90% della sua struttura e dei suoi componenti.