4 maggio 2023 - "Interporti al centro" del confronto tenutosi stamane al Teatro Regio di Parma. Durante l'evento, che secondo il format collaudato un anno fa viene a valle dell'assemblea annuale dell'associazione degli interporti UIR tenutasi ieri presso il CEPIM, si sono succeduti i saluti istituzionali di Sindaco, Provincia e Regione per poi arrivare all'intervento del presidente UIR Matteo Gasparato che ha salutato la ri-affiliazione dell'Interporto di Venezia, fatto il punto sulle azioni in corso dell'associazione, quali la proposta di introdurre un terminal bonus dopo il ferro-bonus ed il mare bonus e, nell'ambito della revisione della rete TEN-T, di includere gli interporti di Porto Gruaro, Pordenone e Trieste nei corridoi europei.
Gasparato ha sottolineato l'importante lavoro svolto con Conftrasporto e Confindustria in tema di Economia del Mare e l'azione portata avanti in tema di sostenibilità con la realizzazione di opere ed efficientamenti orientati allo shift modale del trasporto delle merci, del quale gli interporti sono rappresentanti di primissimo piano.
Prima di lasciare la discussione agli ospiti della tavola rotonda Gasparato ha fatto il punto sul lavoro svolto dall'associazione nell'ultimo anno (Vi invitiamo a leggere l'approfondimento che sarà pubblicato sulla prossima edizione di PORTO&interporto).
La mattinata è proseguita con gli interventi di Gampaolo Serpagli (presidente dell'interporto di Parma CEPIM, che ha ospitato assemblea ed evento), Cesare Azzali (direttore unione industriali di Parma), Marcello di Caterina (vice presidente ALIS) e Mario Sommariva (presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale).
Essenzialmente è emersa una visione condivisa sulla necessità di accelerare i processi burocratici relativi alla nuove opere sia di espansione degli interporti, ormai saturi, sia delle infrastrutture deputate a rendere più competitiva l'offerta logistica del Paese. L'elemento affrontato con vigore sia da Gasparato sia da Serpagli è stato la necessità improcrastinabile di lavorare al quadro normativo relativo agli interporti in modo, coerentemente al riconoscimento avuto di infrastrutture di interesse nazionale, che questi possano effettuare politiche di sviluppo al passo con i competitor europei ed attrattivi di investimenti da parte di organizzazioni internazionali.
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