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DDL di bilancio 2017: le osservazioni ANCE in Parlamento

6 Novembre 2016 - Si è svolta il 4 novembre scorso l’audizione dell’ANCE presso le Commissioni Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato, in seduta congiunta, sui contenuti del disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019” (DDL 4127-bis/C), nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame.

 Il Vice Presidente per l’Area Economico-fiscale-tributaria, Giuliano Campana, che ha guidato la delegazione associativa, ha evidenziato, in premessa, come la manovra economica assuma una connotazione strategica per il futuro, data non solo dalla delicatezza della fase economica che il Paese sta ancora attraversando, ma soprattutto dalla straordinarietà dei fenomeni sismici che stiamo vivendo. Entrando nel merito delle considerazioni ANCE sulle disposizioni contenute nel disegno di legge, ha quindi evidenziato, in tema fiscale, che appare molto positiva la proroga per 5 anni sia della detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica, che per la prevenzione sismica.

In particolare, è condivisibile il rafforzamento dell’agevolazione per gli interventi più incisivi, che accoglie anche le richieste associative sulla rimodulazione degli incentivi, premiando maggiormente i lavori più complessi ed aprendo così un nuovo mercato anche per le imprese più strutturate. Merita apprezzamento anche la proroga del potenziamento della detrazione per le ristrutturazioni delle abitazioni, anche se limitata al solo 2017.

Tuttavia, desta perplessità la possibilità di cedere il credito relativo ad interventi di riqualificazione energetica o di prevenzione sismica alle imprese esecutrici degli stessi. Pur consapevoli delle potenzialità espansive sul mercato e sulle attività del settore del potenziamento della detrazione sino all’85%, soprattutto quando la collettività ne comprenderà la reale convenienza, come è avvenuto in passato per il “bonus edilizia”, nell’immediato occorre scongiurare il rischio che la cessione del credito alle imprese esecutrici si traduca in una significativa contrazione della loro liquidità.

Al riguardo, ha sottolineato la disponibilità, come operatori del mercato direttamente coinvolti (si tratta, infatti, di interventi complessi di stretto interesse delle imprese edili), nell’immediato, ad attivare campagne di sensibilizzazione sul tema per divulgare gli strumenti messi a disposizione. Al contempo occorre però l’impegno del Governo per garantire un recupero celere del credito ceduto, affinché ne venga assicurata la spendibilità e conseguentemente facilitata un’ampia circolazione.

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