CMA CGM, ritorno completo di Suez sul servizio INDAMEX

9 dicembre 2025 - CMA CGM ha dichiarato che instradarà il suo servizio INDAMEX attraverso il Canale di Suez sia nei viaggi front-haul che backhaul tra India/Pakistan e la costa orientale degli Stati Uniti. Il primo transito completo è previsto per la CMA CGM VERDI, con partenza da Karachi per New York il 15 gennaio; i dati di eeSea by Xeneta indicano che la rotta di Suez riduce il tempo di transito totale di due settimane, portandolo a 77 giorni. Peter Sand, analista capo di Xeneta, ha affermato che questo segna un cambiamento rispetto ai recenti passaggi di Suez caso per caso, utilizzati principalmente per viaggi di ritorno: "L'annuncio di CMA CGM di un circuito completo est-ovest via Suez è sicuramente un passo notevole nella giusta direzione".

Altre quattro navi INDAMEX (APL OREGON, CMA CGM PASSION, APL LE HAVRE, CMA CGM MAUPASSANT) effettueranno i transiti di Suez in direzione est prima che la nuova rotazione sia pienamente implementata. Anche altre navi CMA CGM, tra cui CMA CGM JULES VERNE, APL CHANGI, CMA CGM GALAPAGOS, CMA CGM GRACE BAY, APL MERLION e CMA CGM KIMBERLEY, stanno effettuando i transiti di Suez in direzione est, sebbene solo le ultime due siano designate come proforma. Grandi compagnie come Hapag-Lloyd e Maersk non hanno ancora fissato tempi precisi per una più ampia ripresa del traffico nel Mar Rosso, mentre ZIM è in attesa dell'approvazione dell'assicurazione.

Sand ha avvertito che la mossa di CMA CGM non segnala ancora un ritorno su larga scala, sottolineando 120 transiti di portacontainer attraverso Suez nel novembre 2025, in calo rispetto ai 583 dell'ottobre 2023. Ha affermato che i vettori stanno valutando i rischi, mentre la situazione della sicurezza rimane fragile.  

Il circuito di Suez più corto consentirà a INDAMEX di rimuovere due navi dalla sua rotazione, uno sviluppo che Sand ha descritto come un precursore del potenziale impatto sulla capacità se altri vettori seguissero l'esempio. Ha affermato che il calo delle tariffe spot – del 57% sulle rotte Estremo Oriente-Costa orientale degli Stati Uniti e del 53% su base annua sulle rotte Estremo Oriente-Nord Europa – potrebbe ridursi ulteriormente in caso di aumento della capacità, spingendo potenzialmente i vettori verso territori in perdita.