10 ottobre 2025 – Il Vicepresidente del Consiglio nonché Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha effettuato un sopralluogo tecnico approfondito al cantiere della Darsena Europa presso il Porto di Livorno, definendo l’opera “strategica per lo sviluppo del porto” e ribadendo l’impegno statale affinché il progetto si realizzi nei tempi previsti con le necessarie dotazioni infrastrutturali di supporto.
Con un investimento complessivo stimato in quasi 800 milioni di euro, di cui circa 550 milioni solo per la Darsena Europa, l’ampliamento a mare dello scalo livornese si configura come un raddoppio dello sbocco portuale, con fondali maggiorati, nuove vasche di colmata, terminal ampliati e la possibilità di accogliere navi di maggiore pescaggio.
È stata ispezionata la piattaforma di materiale da cava alta 4,5 metri realizzata per il futuro terminal, la prima vasca in fase di colmata; è stata inoltre visitata la prima sezione del molo foraneo, lunga 420 metri, che fa parte del braccio della vasca di colmata destinata ad accogliere i primi escavi.
È prevista, all’inizio del 2027, la possibilità di attrezzare la prima banchina di circa 800 metri, operazione che segnerà l’inizio della capacità operativa del nuovo scalo ampliato. Tra le criticità segnalate restano le risorse incomplete per i collegamenti infrastrutturali: viari, ferroviari e di rete Ten-T, necessari per evitare che la Darsena Europa resti un’opera “isolata” sul piano logistico; mancano ancora decine di milioni per completare il consolidamento della seconda vasca di colmata e per realizzare il nodo ferroviario e stradale di connessione con la rete nazionale. Salvini ha sottolineato che “non saranno eventuali centinaia di milioni in più a bloccare lo sviluppo del porto” e ha ribadito che il governo ha già stanziato quanto necessario per avviare le fasi operative, ma che integrare i piazzali e le connessioni è essenziale per attivare pienamente il potenziale dell’opera. L’obiettivo dichiarato è che in cinque anni la Darsena Europa sia operativa nella sua configurazione più avanzata, con capacità potenziate di attracco per portacontenitori extralarge, traffico multipurpose, operazioni di carico e scarico ottimizzate, e integrazione intermodale, in particolare con la rete ferroviaria e con la road-haulage per l’ultimo miglio.