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Proroga MIT: più tempo per il rinnovo delle flotte TPL

Proroga MIT: più tempo per il rinnovo delle flotte TPL

1 Settembre 2025 - Di fronte all’elevato numero di quesiti tecnici ricevuti dagli operatori economici, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto una proroga della scadenza per la procedura centralizzata di rinnovo delle flotte navali destinate al trasporto pubblico locale, spostando il termine di presentazione – inizialmente fissato alle ore 11:00 del 1° settembre 2025 come risulta dal Portale Appalti del MIT – al 7 ottobre 2025, con l’obiettivo dichiarato di garantire parità di accesso e la massima partecipazione in un contesto di specifiche complesse e di richiesta di chiarimenti che incidono materialmente sui tempi di preparazione delle offerte. 

La ratio della proroga è perfettamente coerente con l’articolo 92 del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), che consente l’estensione dei termini quando necessario a preservare la concorrenza effettiva e la piena informazione dei concorrenti, nonché il ritiro e l’eventuale ripresentazione di offerte già depositate a seguito di modifiche ai documenti di gara o di risposte fornite in sede di Q&A. 

Il procedimento – gestito in qualità di centrale di committenza dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e inquadrato nella strategia nazionale di rinnovo del TPL marittimo definita dal MIT tramite convenzioni con le Regioni – prevede accordi quadro pluriennali cui seguiranno contratti applicativi territoriali e si articola su lotti che, per quanto desumibile dalla documentazione di gara, coprono l’acquisizione di unità ro-ro passeggeri e mezzi veloci (HSC), ossia le due tipologie in grado di assicurare continuità territoriale e frequenze elevate nelle relazioni insulari e costiere; sul piano tecnico, l’impostazione delle specifiche tende a lasciare margini progettuali sulle dimensioni pur subordinando l’ammissibilità alla soddisfazione di prestazioni “vincolanti” come la velocità a pieno carico e i requisiti di sicurezza e di stabilità, particolarmente stringenti per gli aliscafi in configurazione a V ai sensi del quadro HSC/SOLAS. 

Sul fronte ambientale le stazioni appaltanti e gli organismi di classifica richiamano i parametri IMO di efficienza energetica EEXI/EEDI per ancorare le scelte di progetto alla traiettoria di decarbonizzazione del comparto; la combinazione tra richieste prestazionali elevate (ad esempio velocità di servizio stabili su mare reale, cicli di approdo rapidi, accessibilità per PRM) e vincoli ambientali comporta scelte propulsive e di architettura navale non banali – dalla selezione dei profili d’ala e dei materiali per gli HSC, al dimensionamento dei sistemi di accumulo energetico, dei gruppi ausiliari e dei dispositivi di riduzione della resistenza per i ro-ro a corto raggio – che richiedono tempo per integrazioni progettuali e per l’allineamento con i capitolati, giustificando in termini tecnico-giuridici l’ulteriore finestra temporale. 

In controluce, la proroga è anche una misura di risk management per la PA: una competizione affrettata con pochi partecipanti o offerte condizionate innalzerebbe il rischio di contenzioso e varianti in corso d’opera, mentre una dilazione motivata, accompagnata da un set di chiarimenti ufficiali e da eventuali rettifiche ai documenti di gara, consente di massimizzare il numero di proposte tecnicamente conformi e comparabili sul piano del costo del ciclo di vita (LCC) e del TCO, elementi chiave quando si acquistano navi che dovranno operare per decenni in scenari regolatori in evoluzione. 

In prospettiva attuativa, una volta aggiudicati gli accordi quadro, i contratti specifici delle Regioni dovranno armonizzare gli standard di servizio con le peculiarità locali (profondità dei porti, profili d’onda, vincoli infrastrutturali, cicli di manutenzione), valorizzando le economie di scala della centrale di committenza senza rinunciare alla flessibilità operativa, mentre per gli armatori costruttori la sfida sarà coniugare tempi di consegna e supply chain di componentistica avanzata con la conformità a EEXI/EEDI e al Codice HSC, tenendo conto che eventuali alterazioni sostanziali post-consegna possono richiedere ricalcoli e aggiornamenti certificativi.

La scelta di spostare la deadline al 7 ottobre, in un quadro documentale che aveva fissato la scadenza del 1° settembre, non è solo un atto amministrativo ma un tassello funzionale a elevare la qualità tecnica e la contendibilità della gara, in linea con gli obiettivi nazionali sul TPL marittimo e con gli standard internazionali di sicurezza ed efficienza energetica applicabili alle tipologie di unità oggetto dell’appalto. 

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