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Triplo sbarco di pellet per Intergroup a Oristano, Gaeta e Catania

Triplo sbarco di pellet per Intergroup a Oristano, Gaeta e Catania


13 agosto 2025 - Intergroup ha avviato un’operazione logistica a geometria variabile che coinvolge tre scali nazionali — Oristano, Gaeta e Catania — per l’import di wood pellet destinato al mercato italiano. Il 2 agosto 2025 la bulk carrier Occitan Listrac ha effettuato la prima toccata a Oristano con a bordo 22.500 tonnellate di pellet proveniente dal continente americano, uno dei maggiori sbarchi di biomassa mai gestiti in Italia da un’unica nave, secondo quanto riferito dalla società. In questi giorni, precisamente il 12 agosto, è in corso la seconda rotazione a Gaeta; le attività proseguiranno quindi a Catania nella prima metà di agosto, con una pianificazione multi-portuale integrata che prevede a valle confezionamento, stoccaggio e distribuzione nazionale del prodotto. 

Per questo rendez-vous logistico Intergroup sfrutta una catena di fornitura door-to-door: il break-bulk marittimo su tre scali, l’imballaggio in sacchi e big bag come post-processing a terra, lo stoccaggio in magazzini dedicati e la distribuzione middle-mile e last-mile verso clienti industriali e retail energetico. L’unità impiegata, Occitan Listrac (IMO 9549372), è una Handysize del 2009 battente bandiera maltese, con lunghezza fuori tutto di circa 170 metri, baglio di circa 27 metri e portata estiva di circa 29.100 DWT, un profilo dimensionale coerente con i fondali e i limiti infrastrutturali dei porti coinvolti. 

La scelta di un triangolo portuale abilita la spalmatura dei volumi e degli slot banchina tra tre Autorità di Sistema, con minori rischi di congestione locale e migliore utilizzo degli asset di banchina e piazzale; consente inoltre l’ottimizzazione del dwell time della nave tramite soste brevi e sequenziali, mantenendo elevato l’indice di produttività in tonnellate/ora; infine accorcia il raggio di consegna verso bacini di domanda distinti in Sardegna, centro-Tirreno e Sicilia, con effetti positivi sui costi di trazione e sull’impronta carbonica a valle. Intergroup inquadra l’operazione come conferma della centralità dei porti italiani nelle rotte globali delle rinnovabili e della propria capacità di coordinamento multilivello lungo la catena del valore del pellet, dalla banchina al cliente finale.

 

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