18 giugno 2025 - Si è conclusa lo scorso sabato 14 giugno la settimana di Study Visit della delegazione marittima ucraina, in visita a Genova nel contesto del twinning finanziato dall’Unione Europea e che vede quali partner il Corpo delle Capitanerie di porto e la Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile di Genova. Dopo l’attività svoltasi sempre a Genova nell’ottobre scorso, dal 9 al 13 giugno una delegazione dell’Amministrazione marittima ucraina è intervenuta nel capoluogo ligure nell’ambito del progetto denominato Institutional Support to the State Service for Maritime, Inland Waterway Transport and Shipping of Ukraine, iniziativa finalizzata a fornire supporto all’Ucraina nell’adeguamento delle proprie norme nazionali agli standard europei e internazionali nel settore del trasporto marittimo, con l’impiego di expertise e risorse di uno Stato Membro, in questo caso l’Italia.
La delegazione del Paese beneficiario del c.d. twinning,
o gemellaggio, era composta da 14 funzionari di amministrazioni centrali,
provenienti da Kiev ed Odessa, responsabili di settori specifici come la
sicurezza della navigazione, l’attività di soccorso in mare o Search and Rescue
(S.A.R.), il servizio idrografico di Stato. Nel più genuino spirito di questo
strumento europeo, già impiegato in passato in altri contesti per dare supporto
a paesi “amici”, i funzionari ucraini hanno partecipato ad attività di training
nel campo dell’implementazione delle norme e degli strumenti mandatory
dell’Organizzazione Marittima Internazionale (I.M.O.) da parte dello Stato di
Bandiera.
L’attività si è svolta presso il Centro di Formazione
della Guardia Costiera “C.A. Antonio de Rubertis” di Ponte dei Mille, con il
supporto della Capitaneria di porto diretta dal suo nuovo Comandante,
Ammiraglio Antonio Ranieri, e della Fondazione Accademia Italiana della Marina
Mercantile. La visita di studio è stata arricchita da attività di taglio più
pratico ed operativo a bordo di alcune navi messe a disposizione dalle società
GNV e Moby, accompagnati dagli ispettori Port State Control (PSC) della
Capitaneria di porto e del Centro di Formazione.