23 febbraio 2024 - L'amministrazione Biden ha annunciato mercoledì una serie di azioni per rafforzare la sicurezza informatica dei porti statunitensi: un ordine esecutivo che sarà firmato dal presidente Biden rafforzerà la sicurezza informatica marittima assicurando che tutte le infrastrutture portuali critiche di proprietà e gestite aderiscano alle normative di sicurezza internazionali e riconosciute dal settore. Oltre alle infrastrutture portuali terrestri, le azioni richiedono la segnalazione di attacchi informatici marittimi al Cyber Command della Guardia Costiera. La Guardia Costiera, che aiuta a controllare il movimento delle navi che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, condividerà rapporti con la Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (CISA) e altre agenzie governative che coprono specifiche strutture e navi regolamentate. Sarà inoltre annunciato un nuovo direttore della sicurezza marittima.
L’amministrazione Biden ha affermato che il nuovo Supply Chain Resilience Center, annunciato lo scorso novembre, sarà incluso negli sforzi per migliorare la sicurezza dei porti. Oltre alle nuove norme e regolamenti, 20 miliardi di dollari saranno utilizzati per rafforzare le infrastrutture portuali statunitensi attraverso l'Agenda Investing in America.
Un'area di interesse nelle nuove azioni di sicurezza portuale è l'attrezzatura che sposta i container dalle navi, note come gru remote-ship-to-shore. Alti funzionari dell'amministrazione hanno citato dati che stimano che l'80% delle gru che spostano il commercio nei porti degli Stati Uniti sono prodotte in Cina e utilizzano software cinese, il che porta a temere che le gru possano essere utilizzate nella sorveglianza cinese. Ci sono oltre 200 di queste gru, che includono sofisticati sensori in grado di tracciare le informazioni sui container.
Queste gru sono state al centro del dibattito tra gli esperti di sicurezza nazionale e i funzionari portuali negli ultimi anni.
A lungo termine, alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno dichiarato di voler investire nell'onshoring della produzione di gru portuali.
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