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Internet: nel 2022 rallenta il .it: solo +0,50% per i domini italiani


5 febbraio 2023 - 475.768 nuovi domini .it registrati nel 2022, per un totale di 3.467.693 domini nostrani attualmente in Rete: lo 0,50% in più rispetto al 2021. Un risultato inevitabilmente diverso da quell’effetto pandemia che aveva fatto segnare +2,24% e addirittura +4,20% rispettivamente nel 2021 e nel 2020. Sono i dati rilevati dal Registro .it, organo tecnico dell’Istituto di informatica e telematica (Iit) del Cnr e anagrafe dei domini a targa italiana, che rileva un anno di stasi fisiologica per il web italiano - rappresentato anche dal dato sulle nuove registrazioni, in calo del 13% rispetto al 2021 - ma anche un grande potenziale di crescita e di sviluppo per il futuro. 
“Potremmo dire che i numeri del Registro .it fanno ancora una volta da cartina tornasole del momento attuale, in primis dal punto di vista sociale ed economico, non solo in termini di innovazione e tecnologia", 
ha commentato Marco Conti, direttore del Cnr-Iit e responsabile del Registro .it. 
"Il 2020 dei lockdown era stato l’anno dell’approdo alla Rete per coloro che si affidavano al web per salvare la propria attività o per avviarne una nuova; il 2021 era stato l’anno resiliente, quello della fiducia e della ripartenza. Con questi presupposti, dopo il boom degli ultimi due anni, il 2022 non poteva che essere un anno di stasi fisiologica per il .it: un dato che trova riscontro anche a livello europeo e globale. E tuttavia, il potenziale di crescita della rete italiana è ancora molto alto, maggiore di quello di tanti altri Paesi europei”.
 Un andamento simile, aggiungono dal Registro .it, si era già visto negli anni della crisi del 2008, quando incertezza ed emergenza economica - anche allora - avevano fatto segnare tassi bassissimi di presenza .it in Rete, per poi risalire a partire dal 2010-2011. 

Per questo motivo si può ipotizzare che il dato di quest’anno sia stato influenzato anche dalle conseguenze economiche degli ultimi avvenimenti internazionali, tra emergenza sanitaria ancora in corso, crisi geopolitiche e ricadute su consumi, imprese e spese dei cittadini in tutto il mondo.

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