18 gennaio 2023 - I dati di Clarksons Research, broker navale di importanza globale, mostrano che il 61% del tonnellaggio ordinato lo scorso anno (il 35% delle unità) prevede un’alimentazione con carburante alternativo.
In relazione alla macro analisi si evince che nello scorso anno sono stati ordinati 83,4 milioni di tonnelate di portata lorda complessivamente in tutti i settori navali, registrando un calo del 39% rispetto ai 137,5 milioni del 2021.
Gli ordini di nuova costruzione sono diminuiti del 20% su base annua in termini di CGT sebbene il settore sia risultato ancora in attivo per via dei prezzi più elevati (in media del 15% in più) degli ordini per la maggiore complessità tecnologica delle navi anche in relazione all’utilizzo di carburanti alternativi (un record del 61% del tonnellaggio ordinato)
Oltre la metà del tonnellaggio ordinato (397 ordini, 36,7 milioni di GT) era GNL a doppia alimentazione, il 7,0% era metanolo (43 ordini, 5,0 milioni di GT), l'1,1% GPL (17 ordini, 0,8 milioni di GT) e l'1,2% includeva alimentazione ibrida con batteria.
Il 10,8% degli ordini era ammoniaca “ready” (90 ordini, 7,7 milioni di GT), l'1,4% era GNL “ready” (31 ordini), lo 0,1% era idrogeno “ready” e 22 era metanolo “ready”.
Per quanto concerne la tipologia di navi in ordine ai cantieri nel 2022 questi i segmenti di maggiore impatto: 182 navi GNL, 350 navi container e 69 navi Car Carrier.
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