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Naples Shipping Week, la formazione come leva di crescita


2 ottobre 2022 - La formazione professionale ed il paradosso di una grande offerta di lavoro e di una scarsa disponibilità di lavoratori sono stati al centro dei ragionamenti affrontati il 30 settembre presso il Centro Confressi dalla Stazione Marittima di Napoli, nell'ambito della manifestazione Port & Shipping Week, la sessione congressuale della Naples Shipping Week. Intervenuti nella prima parte (nella foto da sinistra) Fabrizio Monticelli (AD Formare),  Paola Vidotto (Direttore dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile), Isabella De Martini (Medico di Bordo), Eugenio Massolo (Presidente Accademia Italiana della Marina Mercantile), Salvatore Gambardella (Presidente Aiatp), la moderazione è stata affidata a Maurizio De Cesare (Direttore Resp. Porto&interporto).
«Il momento storico è critico, e proprio per questo siamo a un punto determinante per il mondo marittimo e portuale: è fondamentale puntare sulla formazione». 
Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, riassume così il suo intervento.
«Da molto tempo parliamo di formazione in forma spesso troppo astratta, ma siamo arrivati al momento in cui è diventato necessario fare delle scelte mirate. Da una parte abbiamo ancora un tasso di disoccupazione e di non-occupati tale da avere contorni preoccupanti - specialmente in alcune aree dell’Italia. Dall’altro, registriamo la richiesta specifica di personale marittimo qualificato e specializzato da parte delle aziende e degli Enti, che hanno una forte necessità di assumere figure professionali in settori chiave. Siamo quindi davanti a un momento cruciale, in cui dobbiamo, come Paese, iniziare ad agire con più forza e convinzione sull’alta formazione in ambito marittimo».
 Tra i punti cruciali di questa seconda giornata di Port&Shipping Tech, nella cornice della Naples Shipping Week, emergono alcuni aspetti precisi. “L’Italia ignora i suoi mari a suo rischio e pericolo”, il refrain che viene ripetuto nelle sale conferenza. La scarsa convinzione con cui il nostro Paese guarda alle sue coste e al mondo marittimo determina rischi sul breve, ma anche sul lungo periodo. E l’energia, tema chiave del momento, non può che essere al centro della discussione, in relazione a tutte le attività legate alla decarbonizzazione. 
«Una veloce ed efficace decarbonizzazione del settore è possibile solamente se condotta da personale competente e pronto a coprire il fabbisogno che verrà a crearsi»
, conferma Luca Apicella, Responsabile R&S dell’Accademia, durante il suo intervento nel Maritime LNG Forum. 
«Questa opportunità, se non viene colta in tempo sviluppando un sistema di formazione efficace e tempestivo, potrebbe tramutarsi in un problema per il personale marittimo comunitario e, soprattutto, italiano».
 «L’Accademia Italiana della Marina Mercantile», prosegue Apicella, «è pronta ad aiutare l’industria dello shipping in questa importante sfida, grazie alle competenze che abbiamo sviluppato in questi ultimi anni».
 A riprova di questo, la formazione specifica che viene approntata nella sede genovese dell’Accademia, dove il simulatore di Macchina è utilizzato ogni giorno sia dagli Allievi Ufficiali, sia dalle aziende esterne che qui trovano una formazione ad hoc su LNG. 
«Negli ultimi giorni, proprio su questo punto, abbiamo formato diversi Ufficiali del Gruppo MSC, come di consueto, in contemporanea con il personale della cantieristica di EDR Shipyard di Anversa. Le attività di formazione professionale che svolgiamo per aziende estere sono sempre più rilevanti, il che ci consente di avere anche una riconoscibilità internazionale specifica anche su questo tema».

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