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ZES, Di Maio: "A breve le nomine del governo"

La comunicazione dei nominativi dei due rappresentanti del governo in seno al comitato d’indirizzo della ZES della Campania arriverà in giornata in via informale. In settimana l'organo potrà entrare in attività.
Il via libera al completamento degli ultimi adempimenti amministrativi per l’insediamento della prima zona economica speciale italiana giunge direttamente da Nola dal vicepresidente del Consiglio e ministro del MISE, Luigi di Maio, insieme ad un’ulteriore novità. “Chiederò al ministro per il Sud la delega per la pubblicazione dell’ultimo d.p.C.m. necessario. Mi occuperò direttamente dell’ultimo tassello che riguarda le semplificazioni”. L’annuncio arriva nel corso di un convegno – “ZES e Interporto di Nola: un’autostrada nel mondo” – dedicato alle opportunità e all’impatto sul territorio nolano dello strumento di accelerazione economica che conta in tutto il mondo più di 4mila insediamenti, dalla Cina alla Polonia, dall’Africa al Medioriente, per un totale di circa 60 milioni di posti di lavoro. Un’occasione cui si guarda con grande curiosità e speranza in un’area di crisi occupazionale inserita in un distretto logistico già ben avviato e che presenta tutte le caratteristiche per il successo dell’iniziativa. “Infrastrutture più facilitazioni: questa la ricetta per far ripartire l’economia,” ha spiegato Claudio Ricci, Ad del CIS e Interporto di Nola. “Tra le poche strutture autorizzate a spostare merci usufruendo della linea ferroviaria ad alta velocità, siamo disposti a raddoppiare i 400mila metri quadri di capannoni dedicati alle attività logistiche”. Le basi del successo, secondo Ricci, ci sono tutte, “a patto di catturare l’attenzione degli investitori internazionali attraverso un cambio di percezione su quello che siamo”. Per Pietro Spirito, presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, alla guida del comitato d’indirizzo della ZES, “sarà importante riuscire a creare il giusto ecosistema tra imprese, banche e istituzioni”. Occasione per proiettare il sud Italia verso l’industria del XXI secolo, opportunità per poter sfruttare strumenti di semplificazione come le zone doganali intercluse previste dal nuovo codice doganale europeo le zone italiane dovranno nondimeno specializzarsi. “Nasce la necessità di un tavolo di confronto, di un coordinamento tra i presidenti delle ZES e le politiche governative. Credo lo Svimez possa rappresentare per storia e competenza il luogo giusto per facilitare questa mediazione”. Pieno appoggio al progetto anche dall’Unione Industriali di Napoli. “Offriremo progettualità e capitali di rischio – ha sottolineato Vito Grassi – soprattutto sulle infrastrutture digitali e la formazione puntando allo sviluppo di filiere internazionali”. Mentre il presidente di Unioncamere Campania, Andrea Prete ha posto l’accento su “sburocratizzazione e semplificazione delle procedure”. “Prossimamente semplificheremo il codice degli appalti per facilitare lo sblocco dei finanziamenti in infrastrutture che ammontano a circa 10 miliardi,” ha rassicurato Di Maio. “Le ZES rappresenteranno anche un banco di prova per sperimentare semplificazioni che potranno essere estese a tutto il paese”.
Gio.Gra.

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