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La navigazione turistica di lunga percorrenza sul sistema idroviario


18 settembre 2018 - Per la prima volta negli ultimi anni, il fiume Po da Piacenza di Isola Serafini-Monticelli d’Ongina, è stato solcato da una crociera turistica che ha attraversato la nuova Conca per la promozione di questo territorio come segmento di un'offerta più vasta che vuole collegare Milano con Piacenza, Cremona Mantova (Mincio, Laghi e Po) fino alla laguna di Chioggia e Venezia.

La crociera sperimentale è stata organizzata dall’ International Propeller Club, associazione culturale che promuove l'innovazione logistica nei trasporti, dimostrando che “si può fare” integrando servizi locali esistenti per la navigazione fruizione paesaggistica, culturale, enogastronomica di questo patrimonio straordinario del Po e dei fiumi connessi.

Il percorso organizzato in tre giorni e frequentato da oltre 50 partecipanti tra imprenditori milanesi, turisti, amministratori pubblici dei territori attraversati ha dimostrato come sia possibile creare una rete che valorizza il territorio e che durante questi tre giorni di percorsi ha fatto scoprire ai partecipanti paesaggi e valori culturali straordinari.

 I 30 km di Po da Piacenza alla grande nuova conca di Isola Serafini assieme alla visione della fauna e della flora spontanea del fiume costituisce un'anteprima dei grandi paesaggi che poi si articolano anche nei laghi di Mantova (10km) con le riserve naturali delle paludi e dei fiori di loto per poi riprendere il fascino degli scenari del Po Mantovano (40 Km) e passare alla laguna da Chioggia a Venezia (40 km). Il viaggio ha rivelato inoltre non solo gli aspetti paesaggistico-ambientali ma anche quelle infrastrutture della navigazione interna per le merci ed idrauliche passando per i porti di Cremona e Mantova e per altri sul percorso spesso sconosciuti derivanti da una storia secolare.

Durante le 3 giornate si sono effettuate oltre 12 ore di navigazione con 5 imbarcazioni di modello differenziato a seconda delle necessità, comprese le barche elettriche per solcare le riserve naturali, alternate a brevi trasferimenti in bus, visite a i centri storici a piedi e ritorno in treno confermando che il turismo può essere più sostenibile.

Le soste più prolungate sono state quelle per la degustazione enogastronomica locale. Pertanto l'esperienza straordinaria e prototipale che è stata compiuta permette di confermare che pur nelle condizioni attuali ed in attesa degli ulteriori miglioramenti infrastrutturali, in parte previsti, questa proposta turistica “lenta” e di fruizione ambientale inusuale può essere organizzata in offerta stabile da parte delle agenzie turistiche.

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