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Finale a sorpresa?


E' ancora tutta da giocare la partita per la vittoria nella seconda tappa della Volvo Ocean Race. Al ventesimo giorno di regata gli olandesi di Team Brunel conducono la flotta verso lo stretto di Ormuz, seguiti
dai franco/cinesi di Dongfeng Race Team e da Abu Dhabi Ocean Racing in terza posizione con un buon vantaggio sul resto della flotta. Ma mancano più di 700 miglia all'arrivo e l'ultimo tratto è irto di trappole, quindi nulla è ancora definito. Secondo le ultime previsioni i primi potrebbero giungere ad Abu Dhabi il prossimo sabato, 13 dicembre, ma in quale ordine è tutto da vedere. Gli olandesi di Team Brunel hanno preso la testa della flotta ormai da qualche giorno e sembrano più che determinati a mantenerla, e a ottenere la prima vittoria nella Volvo Ocean Race 2014/15, rintuzzando gli attacchi di Dongfeng Race Team, poche miglia dietro e guardandosi dal possibile ritorno di Abu Dhabi Ocean Racing, per cui un successo in patria avrebbe un valore e un sapore ancora più forte. Il trio di testa naviga con una buona brezza sui 12/15 nodi con la prua verso il capo Ras Al Hadd,e anche gli inseguitori sono ormai entrati in una zona con condizioni di vento più fresco. Tuttavia gli ultimi giorni di navigazione potrebbero essere caratterizzati ancora da vento debole e instabile.

Lo skipper di team Brunel Bouwe Bekking è alla sua settima partecipazione al giro del mondo a vela e non ha mai fatto segreto delle sue ambizioni. Come racconta oggi Stefan Coppers, Onboard reporter di Team Brunel. "Quante tappe ho vinto alla Volvo Ocean Race? Direi otto, ma dovrei ricontarle. Però non sono abbastanza!” ha dichiarato il velista olandese, che potrebbe raggiungere un nuovo record. “E' ora di aggiungerne una alla lista, no?” Team Brunel ha messo ulteriore spazio fra sé e i diretti inseguitori di Dongfeng Race Team, frustrati per la difficoltà di riuscire a rientrare sui leader, da cui sono oggi distanti una dozzina di miglia. “E' difficile trovare qualcosa di cui parlare, non succede nulla! Sono quattro giorni che navighiamo mure a dritta, sbandati, e non riusciamo a essere veloci come Brunel. Non è certo un disastro, ma non è nemmeno tanto divertente. Ho chiesto ai ragazzi di descrivere questi ultimi giorni e mi hanno risposto, deludenti, noiosi, lunghi... termini non molto entusiastici. Dobbiamo ricordarci che siamo in mare da 20 giorni. Non ci lamentiamo, ma mancano ancora quanti giorni 4, 5, 6?”

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