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Campania 2020. Cultura e sviluppo al Sito Reale di San Leucio

Dopo il successo del convegno che il 13 maggio scorso ha inaugurato a Caserta Campania 2020. Cultura e sviluppo, a cura di Domenico De Masi, nell'ambito del Forum Universale delle Culture, il programma prosegue con cinque incontri, ogni mercoledì dal 18 giugno al 16 luglio
2014, dalle ore 16.30 alle ore 20.00 presso il Sito Reale di San Leucio, per approfondire le tematiche legate al rapporto tra cultura e sviluppo in Campania. Continua così il confronto sulla ricerca Campania 2020. Cultura e sviluppo, che analizza il contesto economico, sociale e politico della Regione con una serie di eventi specificamente pensati per rispondere alle sfide che il settore culturale campano dovrà affrontare nei prossimi anni. I cinque incontri saranno dedicati rispettivamente a cinque diversi temi emersi come cruciali dall’indagine Delphi e, attraverso gli interventi di vari esperti, si discuterà di: Evoluzione della domanda e dell’offerta culturale in Campania da qui al 2020; Rapporto tra turismo e cultura in Campania da qui al 2020; Patrimonio storico in Campania: come valorizzarlo?; Tribù giovanili in Campania: quale evoluzione da qui al 2020?; Cultura locale, cultura globale. Il caso della Campania da qui al 2020. Ciascun incontro sarà coordinato da Francesco Durante, giornalista e critico letterario, autore di libri su Napoli, ed esperto in letteratura americana e professore all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. L’appuntamento, ogni mercoledì, è alle ore 16.30, per la visita guidata al Sito Reale di San Leucio, uno dei beni dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le visite, che riguarderanno tutti gli ambienti del Palazzo e che si concluderanno nei Giardini reali, solo in queste occasioni, saranno gratuite. Il primo castello fu costruito alla metà del Cinquecento; ingrandito dalla seconda metà del Settecento, quando fu acquisito dai Borbone, divenne meta preferita del re Ferdinando IV. Probabilmente grazie alle idee della moglie Maria Carolina d’Austria, il re cominciò a pensare al Palazzo come ad una reggia-filanda, decidendo di avviare un’inedita convivenza con gli artigiani della seta: da un lato le eleganti stanze reali, dall'altra le rumorose macchine che lavoravano e tessevano la seta. Nasceva l’idea di Ferdinandopoli, l'utopia di una città ideale in cui dare attuazione a riforme sociali, introducendovi la manifattura della seta. Nel 1789 San Leucio venne dichiarata ufficialmente Real Colonia e Ferdinando IV promulgò per essa il "Codice delle leggi", che regolava in modo innovativo la vita e il lavoro della comunità leuciana, un esempio di socialismo "ante litteram".

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