3 novembre 2025 - Nell’Unione europea il 78% del trasporto via terra delle merci viaggia su gomma e solo il 17% su ferrovia. L’Italia è al di sopra della media per quanto riguarda il primo, con l’88%, mentre è al di sotto in relazione al trasporto merci ferroviario, con il 12%. In entrambi i casi, quest’ultimo è in calo: in Unione Europa si è passati dal 19% del 2015 al 17% del 2023 e nel nostro Paese, rispetto al 2015, si è passati dal 13% al 12%. Guardando l’andamento degli ultimi 20 anni, la quota percentuale di trasporto merci su ferrovia è aumentata fino al 2016 (picco del 14,7%) per poi scendere al livello degli ultimi anni. Questo quanto elaborato da Connact su dati Eurostat, presentati durante l’evento Connact Mobility “L’evoluzione delle politiche UE per i Trasporti” che si è svolto a Roma.
Trasporto merci: per la ferrovia il trend è negativo. In Europa il trend complessivo del trasporto merci su ferro è negativo. Questo nonostante l’obiettivo della Strategia UE della mobilità sostenibile, lanciata nel 2020, sia di raddoppiare entro il 2050 la quota percentuale del trasporto merci su ferrovia rispetto al 2015. In particolare, la parte occidentale dell’Europa nel 2023 risulta quella meno sviluppata in fatto di trasporto merci ferroviario, con la Spagna al 4,2%, la Francia al 9,2% e l’Italia poco meglio, con il 12%. Il Portogallo appena sopra con il 14,1% di quota di trasporto merci ferroviario, il Belgio 11,7% e i Paesi Bassi 6,4%. Male la Grecia con 1,1%. Diversa è invece la situazione per l'altra metà dell’Europa, a cominciare dalla Germania, con una quota che è al 20,6%. Al di sopra della media UE praticamente tutta l’Europa orientale: Austria al 29,3%, Slovenia al 30,2%, Croazia al 22,7%, Slovacchia al 30,4%, Ungheria al 25,2%, Polonia al 24,1% e Romania al 24%. Sfiora il 40% la Lituania e si colloca addirittura sopra con il 44% la Lettonia. Alti anche i livelli nell'Europa del Nord, con Finlandia e Svezia rispettivamente al 22% e al 29,7%. Diversa è invece la situazione per il trasporto merci su strada, settore in cui la media europea si attesta sul 78%, con picchi del 95,8% per la Spagna, 98,9% per la Grecia, 99,3% per l’Irlanda, 91,8% per la Danimarca, 88,9% per la Francia, 88% per l’Italia e 85,9% per il Portogallo. In linea con la media europea l’Austria, mentre la Germania, il Belgio e tutta l’Europa dell’est mostrano percentuali di qualche punto sotto la media. Molto sotto la media UE Paesi Bassi (52,8%), Lettonia (56%) e Romania (53,7%).



.gif)











.jpg)



