19 settembre 2025 - , antropologo americano, ha definito la cultura proprio come: «l’insieme dei mezzi che contribuiscono a rendere la nostra vita più lunga e sicura». In questo senso, la transizione verso la smart mobility rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo della nostra cultura.
La mobilità è un fattore abilitante della nostra vita economica e sociale e la transizione verso un futuro più intelligente e più sostenibile è sicuramente una delle sfide più ambiziose connesse al Green Deal europeo. Se gestita in modo virtuoso, migliorerà sensibilmente la qualità di vita di moltissime persone, ad esempio limitando fortemente la generazione di nuove esternalità negative derivanti dal consumo di combustibili fossili e, più in generale, dall’attuale sistema dei trasporti.
I primi ad interessarsene sono gli stessi cittadini: secondo gli ultimi dati raccolti da PWC, l'85% dei consumatori è preoccupato per il cambiamento climatico e se l'82% dichiara che prenderebbe in considerazione l'acquisto di un veicolo elettrico, quasi il 60% dichiara che sarebbe favorevole a un centri urbani senza auto.
Tuttavia, il successo della transizione alla smart mobility dipende principalmente dalla nostra capacità di sfruttare con maggiore efficienza le fonti e le tecnologie rinnovabili di cui già disponiamo. O, più concretamente, come possiamo efficientare lo sviluppo dei nostri prodotti e servizi verso gli obiettivi della transizione?
In quest’ottica, basti pensare che, all’interno del database consultabile pubblicamente realizzato dall’International Energy Agency (IEA), sotto la voce Transportation sono ad oggi elencati 96 diverse iniziative, ma solo 38 rientrano in una fase di testing sul mercato e nessuna ha raggiunto una comprovata maturità e stabilità.
In questo scenario la risposta passa anche, o soprattutto, per una maggiore diversificazione tecnologica, ovvero alla diversificazione del portfolio di tecnologie impegnate nella progettazione di un particolare bene o servizio.
È proprio qui che cloud-computing, IoT e Intelligenza Artificiale entrano in gioco guidando, ad esempio, lo sviluppo dei Battery Management System di nuova generazione. La tecnologia base già tipica delle attuali batterie al litio viene diversificata mediante l’integrazione delle tecnologie cloud dedicate alla raccolta, gestione e valorizzazione del dato. I dispositivi risultanti prevedono il comportamento delle singole celle con accuratezza sensibilmente superiore ai BMS tradizionali.
Ciò che è meno scontato, e più interessante, è che il loro sviluppo è stato decisamente più rapido ed efficiente di quanto non sarebbe stato possibile sfruttando le sole tecnologie core di quell’ambito. In altre parole, ottenere un miglioramento simile mediante l’efficientamento progressivo delle sole tecnologie tipiche del mondo delle batterie al litio avrebbe richiesto molto più tempo.