11 agosto 2025 - I recenti episodi di cronaca che hanno visto coinvolti autisti di mezzi pesanti pongono, ancora una volta, l’attenzione sull’importanza della sicurezza stradale e sulla necessità di una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore del trasporto.
Da un lato, il drammatico incidente avvenuto sull’A1 nel
tratto aretino, dove un mezzo pesante ha tamponato un’ambulanza provocando la
morte di tre persone, per il quale sono ancora in corso le indagini per
accertare le cause e le responsabilità. Dall’altro, l’episodio che ha visto
protagonista Andrea Petturiti, autista umbro, che con grande prontezza e senso
del dovere ha evitato un potenziale disastro bloccando un’auto contromano sulla
superstrada E45, mettendosi letteralmente di traverso con il suo camion.
Due storie profondamente diverse, ma che hanno in comune
un elemento fondamentale: la centralità dell’autista professionale nella
sicurezza delle nostre strade.
«Generalizzare non è mai la risposta – dichiara Carlotta
Caponi, Segretario Generale della FAI, Federazione Autotrasportatori Italiani –
perché dietro ogni volante c’è una persona, e ogni storia va letta con senso di
responsabilità. Davanti a tragedie come quella dell’A1 è doveroso attendere gli
esiti delle indagini prima di emettere giudizi. Allo stesso tempo, gesti come
quello dell’autista Petturiti dimostrano quanto senso civico e professionalità
possano fare la differenza.»
La FAI rinnova l'appello alle istituzioni affinché le
norme sulla sicurezza nel trasporto vengano finalmente applicate con rigore.
Come già sottolineato dal presidente Paolo Uggè, è indispensabile che il
Governo intervenga con decisione per tutelare non solo chi viaggia, ma anche
chi lavora sulle strade: anche gli autisti dei Tir sono morti sul lavoro.
Dimenticarlo non è più accettabile.