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PortoVe - Masterplan per le aree di Marittima, Sant’Andrea e Santa Marta
4 gennaio 2020 - L’Autorità di Sistema Portuale ha decretato l’affidamento a un consulente esterno specializzato in progetti architettonico-ingegneristici della redazione di un Masterplan di interventi che coinvolgerà la Marittima nelle aree esterne alla perimetrazione doganale, S. Andrea e S. Marta e che dovrà contenere un approfondimento specifico relativo all’area denominata ex platea lavaggi, riconsegnata all’Autorità da RFI a seguito di un accordo siglato nel maggio 2018 tra i due soggetti che poneva fine a un contenzioso pluridecennale sulla titolarità dei terreni.
Il Masterplan dovrà considerare anche altri progetti di riqualifica, proponendo i relativi studi di pre-fattibilità per l’adeguamento del fabbricato 280 situato in Marittima e delle relative pertinenze; per la valorizzazione della terrazza denominata “ex Consorzio Lidotel” presente a tergo della SR 11 nel tratto compreso tra la Rampa del Tronchetto e la Rampa S. Andrea; per la realizzazione in Marittima di un parcheggio su più livelli connesso alla stazione passeggeri e al people mover; per l’adeguamento funzionale dell’area riservata allo scalo fluviale.
Non appena approntati, la proposta di Masterplan e gli studi collegati saranno presentati, condivisi e discussi con la cittadinanza e con le Istituzioni.
Quanto all’ex platea lavaggi, si tratta dell’area in cui la progettualità è più matura. Nello specifico s’intende l’area in questione costeggia la Rampa Sant’Andrea arrivando fino a Santa Marta all’altezza dell’imbarcadero ACTV e si sviluppa lungo il Canale della Scomenzera per un totale di circa 18mila metri quadrati. Si tratta di terreni di competenza portuale che saranno oggetto di razionalizzazione: da una parte, sarà conservata la funzione a servizio del comparto marittimo-portuale, dall’altra si prevede di valorizzare l’area a beneficio dei residenti realizzando un parcheggio a raso, che migliorerà sensibilmente la viabilità e la vivibilità dell’area, permettendo, in una seconda fase, di liberare l’area di S. Basilio da buona parte dei parcheggi esistenti. Questo in una prospettiva futura di miglioramento complessivo dell’area, data anche la presenza delle attività universitarie presenti in concessione.
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