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Trasporti, per Eurispes serve regolamentazione a livello nazionale

Il Direttore dell’Osservatorio Eurispes sulla Mobilità e i Trasporti, Carlo Tosti, e il Direttore Scientifico, Luca Masciola, sono stati ascoltati ieri in audizione dalla Commissione ai Trasporti della Camera. Tosti e Masciola hanno esposto ai parlamentari le linee guida e le tematiche
principali contenute all’interno del “Libro Bianco” che verrà presentato in primavera e che, in questa prima edizione, sarà dedicato al trasporto di merci e persone nelle grandi aree metropolitane.

Nel corso della relazione introduttiva Tosti ha sottolineato come obiettivo dell’Osservatorio sia quello di «costituire un punto di riferimento per operatori e Istituzioni nell’analisi dei fenomeni trasportistici. La presenza nell’Osservatorio dell’industria, delle associazioni di categorie e della consulenza strategica sta consentendo all’Eurispes di coniugare approccio scientifico nella descrizione degli scenari e pragmatismo nella formulazione delle soluzioni.

 L’incontro in Commissione è per noi cruciale per trasferire alle Istituzioni – ha sottolineatoil Direttore dell’Osservatorio Eurispes – la rilevanza che gli operatori attribuiscono all’omogeneità dei modelli di governance dei fenomeni. Una regolamentazione a livello nazionale andrebbe incontro alle aziende, che in questo modo non sarebbero costrette ad adeguare strategie e tecnologie ai diversi contesti cittadini, con positive conseguenze in termini di tempi e costi di realizzazione».

Con il primo Libro Bianco – ha spiegato Luca Masciola – dimostreremo gli effetti sulla crisi del trasporto cittadino dello urban sprawl, ovvero dell’estensione delle città con insediamenti a più bassa densità: il tasso di crescita dell’uso dei terreni a fini urbani, abitativi e infrastrutturali, disorganizzato quando non deregolato, ha generato negli ultimi decenni lo spostamento della domanda verso il trasporto privato su gomma a scapito del trasporto collettivo e pubblico, con effetti evidenti su traffico e congestione viaria e sui costi diretti del trasporto.

Ed effetti meno evidenti ma significativi su quelle esternalità rappresentate dall’impatto ambientale, dalla bolletta energetica, dalla minor attrattività dei nostri territori urbani per nuova impresa ed eccellenze. Il riequilibrio delle modalità di trasporto attraverso un approccio intermodale multidisciplinare è oramai indispensabile. Il nostro intento è quello di identificare le variabili dello sprwal e proporre una modalità di valutazione della loro intensità nelle diverse aree metropolitane.

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