22 ottobre 2025 - Dalla Conferenza mondiale dei porti turistici di Icomia, tenutasi nei giorni scorsi all’Arsenale di Venezia e che per la prossima edizione si svolgerà a Shanghai, è emerso con forza un messaggio importante: agire uniti e coesi a livello mondiale per affermare la dignità e l’importanza dei servizi resi dalle imprese portuali turistiche al turismo nautico internazionale, ottenendo ovunque migliori condizioni per lo sviluppo degli investimenti.
Anche
sulla base di queste considerazioni di fondo, relative alla tutela degli
investimenti e alla creazione delle condizioni per il mantenimento di una
costante crescita delle attività del settore, Assomarinas ha deciso di
presentare un nuovo ricorso al Tar Lazio sul tema dell’adeguamento Istat dei
canoni demaniali 2023, che una precedente sentenza del Tar ha dichiarato
illegittimo e che il Governo, con una forzatura inserita nel recente “Decreto
Infrastrutture”, ha cercato di reintrodurre.
“L’esagerato incremento del 25% del 2023 -
dichiara Roberto Perocchio, Presidente di Assomarinas e rappresentante di
settore in Confindustria Nautica - si riflette a cascata anche sugli anni
successivi, e va sanato. La norma del “Decreto Infrastrutture” che cerca di
preservarlo è illegittima, in quanto norma interpretativa di tipo retroattivo,
e va quindi contrastata per rivendicare la dignità del nostro lavoro, che ad
ogni stagione deve confrontarsi con moltissimi rischi e che non può essere
sottoposto a continue vessazioni. Le stesse considerazioni valgono anche per
l’ulteriore incremento collaterale del 10%, che era stato previsto per altre
categorie di concessioni e che non può essere applicato al nostro comparto.
Provvederemo, pertanto - conclude Perocchio - ad impugnare il Decreto
Ministeriale, in corso di pubblicazione, che mira ad attuare tali incrementi”.