24 luglio 2025 – Con l’apertura al traffico prevista per il 28 luglio, entra finalmente in funzione la seconda canna del traforo autostradale del Fréjus, infrastruttura strategica per la mobilità delle merci tra Italia e Francia e per la sicurezza della circolazione lungo l’asse Torino–Modane.
Dopo anni di attese, ritardi e investimenti,
l’attivazione della nuova galleria – lunga quasi 13 chilometri – consentirà il
transito separato per senso di marcia, riducendo il rischio di incidenti e
migliorando la gestione dei flussi in caso di criticità. Un risultato
importante, soprattutto in vista della chiusura del traforo del Monte Bianco
prevista dal 1° settembre per oltre tre mesi.
“Siamo soddisfatti dell’apertura della seconda canna del
Frejus – dichiara Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto – perché
rappresenta un tassello fondamentale per la sicurezza e la competitività del
trasporto merci attraverso le Alpi. Ma soprattutto, vogliamo riconoscere con
chiarezza l’impegno preso e mantenuto dal Ministro Salvini, che già lo scorso marzo
– quando eravamo a Bruxelles con gli imprenditori FAI – si era assunto la
responsabilità di favorire l’attivazione dell’opera. Non è arrivata nei tempi
brevi che avremmo auspicato, ma il Ministro ha mantenuto la parola data.”
Uggè sottolinea come l’apertura della seconda canna del
Frejus debba rappresentare solo un primo passo verso una strategia più ampia:
“Ora ci aspettiamo che si prosegua con determinazione per garantire la piena
permeabilità dell’arco alpino, superando i vincoli e le limitazioni unilaterali
che da anni penalizzano il sistema logistico italiano.”
La Federazione torna inoltre a sollecitare la
riattivazione dell’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), ferma da oltre due
anni: “Riaprire la AFA – conclude Uggè – significa alleggerire il traffico
stradale, rafforzare l’intermodalità e ridurre l’impatto ambientale,
contribuendo a una logistica più moderna, efficiente e sostenibile.”