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Piccoli e micro reattori, le nuove frontiere del nucleare sicuro


16 settembre 2023 - La geopolitica nucleare e il cambio del portafoglio energetico nazionale ed europeo, la sostenibilità finanziaria della svolta nucleare e il mini-nucleare sono al centro del secondo appuntamento della IV edizione di iWeek, promossa da V&A – Vento & Associati e Dune con il titolo “Nucleare, si può fare?”, che si terrà a Roma l’11 ottobre dalle 9.00 alle 14.00 presso Palazzo Altieri in Piazza del Gesù 49. 

Tra i temi più attuali, gli Small Modular Reactors (SMR) e i Micro Modular Reactors (MMR), rappresentano una nuova frontiera nell'ambito dell'energia nucleare. A discuterne nella terza tavola rotonda della giornata, moderata da Cheo Condina del Sole 24 Ore, saranno Federico Carminati, Co-founder & Chief Technology Officer di Transmutex; Riccardo Casale, CEO di Ansaldo Nucleare; Alessandro Cattaneo, Vice Coordinatore di Forza Italia; Nicola Monti, CEO di Edison S.p.A.; Patrizia Rutigliano, docente LUISS e membro del CdA di Acea S.p.A.; Francesco Venneri, CEO di Ultra Safe Nuclear Corporation. 

Le centrali nucleari tradizionali, impianti mastodontici situati in località remote capaci di generare 1-1.5 GW di potenza elettrica, forniscono energia a numerose città, ma la loro costruzione richiede decine di anni con costi dell’ordine di 10 miliardi di euro l’una: un investimento ripagato solo nell’arco di 40 anni, ciclo usuale della vita programmata di queste realtà. Gli SMR e gli MMR, invece, sono caratterizzati da dimensioni ridotte e modularità che offrono diversi vantaggi. 

Gli SMR sono reattori di taglia tipica di 100-300 MW elettrici circa 10 volte più piccoli delle centrali tradizionali. Prodotti in fabbrica, vengono trasportati e installati nel tempo di qualche mese, con costi di produzione e carico finanziario fortemente ridotti. Una tecnologia promettente che ha spinto Edison, Edf, Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare a siglare nei mesi scorsi un accordo per verificarne le potenzialità di sviluppo e di applicazione in Italia. 

 Gli MMR sono ancora più contenuti, con dimensioni 10 volte minori a quelle degli SMR, ossia un centesimo delle centrali elettro-nucleari tradizionali, e possono entrare in funzione ancora più rapidamente, con potenza e costi pari all’1% rispetto ai grandi reattori nucleari di terza generazione. Sono in grado di produrre energia al costo di 30 euro/MW-termici per i primi 10-15 anni, comprensivo degli oneri di installazione e smaltimento finale. Oltre i 15 anni, il costo scende intorno ai 10 euro/MW-t.

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