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Intervista ad un contractor sulla moderna evoluzione della pirateria marittima

Ad un anno dall'esplosione del fenomeno nelle acque della Somalia nella famosa Hight Risk Area (Zona ad alto rischio: Red Sea, Indian Ocean e Gulf of Aden), il fallimento delle contromisure adottate dalla comunità internazionale obbliga gli armatori a concentrare gli sforzi sulle capacità di
autodifesa con l'imbarco di scorte, tecnici della sicurezza, security team, security ship officers.
In base alle ultime statistiche ed analisi riportate dai vari enti nazionali che combattono il fenomeno, è possibile dire con certezza che gli attacchi sono diminuiti, ma che comunque il fenomeno è ancora presente e che a differenza dai precedenti attacchi, opera diversamente. La minaccia non è diminuita, ma evoluta.

I Pirati apparivano generalmente come singoli gruppi di giovani somali finanziati dalla malavita Somala. Grazie alla collaborazione di un operatore di sicurezza di nazionalità inglese (che per ovvi motivi tiene celata la sua identità per continuare ad operare nel campo), siamo stati in grado di approfondire ulteriormente “l’evoluzione”del fenomeno.

L’operatore che contrasta il fenomeno da vari anni ci spiega: “Un tempo i pirati che avvistavo erano gruppi di pescatori Somali di età compresa tra i 15 ed i 25 anni spesso con delle normali famiglie alle spalle, e che utilizzavano delle barche da normali pescatori tipiche delle acque somale. Ragazzi  che volevano sequestrare qualunque tipo di nave mercantile e non, per poi chiedere il riscatto ad armatori e famiglie, solo per soldi”.

Come veniva svolta l’attività piratesca?
I pirati cominciavano a muoversi verso l’alba con barca da peschereccio di una decina di metri circa, armamento individuale e pesante in pessime condizioni che non sapevano nemmeno come andasse utilizzato correttamente, con pochissimo cibo a disposizione per circa otto ragazzi e con una droga somala facilmente procurabile in Somalia che gli desse la forza e volontà di affrontare i lunghi periodi nelle acque oceaniche in attesa delle loro prede (navi mercantili).Quando avvistavano la prima nave, si recavano con il massimo della velocità verso il centro della nave arrampicandosi velocemente con una fune per poi salire a bordo e dirigersi rapidamente verso la cabina di comando, minacciando con le loro armi individuali ed intimidendo il personale di bordo con lo scopo di assumere il controllo totale della nave e dirigersi verso le coste Somale. In passato già esisteva la figura di Guardia privata a bordo di navi mercantili, ma non era ancora molto diffusa”.
Chi sono le Guardie private?
Guardie di sicurezza, Operatori di sicurezza, Security Team, Security Ship Officer, Contractor, non sono stati identificati con un ruolo preciso perché ogni paese ha la propria politica ma di sicuro si tratta di quasi tutti ex appartenenti alle forze armate che hanno scelto il mondo della sicurezza Privata per motivi personali.Si guadagna di piu? Piace viaggiare e fare nuove esperienze? Si crede di aiutare il mondo contrastando i pirati? Ci sentiamo diversi perché a contatto con il pericolo? Delusi dal nostro paese e voglia di aiutarne un altro? Ripeto ognuno ha i suoi propri motivi, ma devo dire di aver conosciuto elementi validi che grazie al loro carattere e formazione professionale, hanno sempre svolto il loro lavoro nel miglior dei modi possibili. Durante le attività di Antipirateria Marittima a bordo di una nave mercantile, un contractor cerca di mantenere sempre la propria efficienza psico-fisica in modo da essere sempre pronto a rispondere ad una eventuale minaccia nella maniera più lucida possibile. Il nostro interlocutore afferma ancora che a volte capita di rimanere per lunghi periodi a mare senza vedere mai la terra, in alcuni casi può essere monotono svolgere il proprio turno, mangiare ed andare a riposare, se si considera che nel tempo libero non ci sono passatempi e spesso neanche possibilità di comunicare con i propri cari.“Dopo i primi giorni di assestamento alla vita marittima, io decisi immediatamente di darmi all’allenamento utilizzando ciò che avevo a disposizione. ”Spirito di adattamento”, lettura ed un po’ di sole e con me ho trascinato il mio team”.Tornando ai Pirati, in un passato meno lontano …Dopo i diversi sequestri avvenuti alle navi mercantili nelle acque Somale, nacquero delle contromisure adottate dalla comunità internazionale per soccorrere il traffico commerciale e combattere il fenomeno.Bene, con l’incremento di guardie private, con lo studio del fenomeno, misure di prevenzione marittime ed un maggior controllo da parte delle Navi da guerra dei vari enti nazionali, cominciarono a calare i sequestri ed i tentativi di sequestri ottenendo poi un controllo maggiore del fenomeno e frenando lo stesso.
Perché evoluzione?
Da un anno a questa parte c’è stata l’unificazione di Al-qaida, movimento paramilitare terroristico del Fondamentalismo Islamico con Al-Shabaab, movimento di resistenza popolare Islamista attivo in Somalia. Questa unificazione attualmente ha il controllo della pirateria marittima, come? Finanziando ed addestrando islamisti di questa nuova fondazione che sostituiscono i pirati e le loro attività, sviluppate con pirati addestrati che credono in un ideale di natura religiosa.
Cosa è cambiato durante questa fusione?
Un tempo i pirati avvistati erano solo di origine Somala per lo più famiglie di pescatori ma attualmente vengono avvistati anche uomini di origine Pakistana a bordo di questi pescherecci, il che comincia a confermare questa nuova Fondazione Islamica. Prima di diventare Pirati, seguono un iter formativo di addestramento paramilitare terroristico nel Sud della Somalia. Se in passato i pirati non sapevano utilizzare armi e tecniche per eventuali agguati, oggi buona parte di essi sembra essere specializzata nel sabotare e sequestrare. In passato agivano senza pensare, diventando poi carne da macello. Oggi in base agli scontri e combattimenti avuti nelle acque Somale, possiamo dire che con l’iter formativo i pirati sono cambiati e cominciano ad evolversi. C’è da dire che i soldi dei riscatti provenienti da armatori, famiglie ed enti nazionali vengono ripetutamente investiti per la crescita di questa nuova fondazione terroristica.
Le modalità di attacco rimangono più o meno simili a quelle passate con il pericolo che, tra tanti pescherecci, esiste una buona possibilità di incontrare pirati che si fingono pescatori e che quindi si mimetizzano tra altre barche; con la differenza che sono dei paramilitari addestrati ed armati che continuano ugualmente a fare uso di droghe e che sono pronti a morire per i loro ideali.
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